Editoriali
Parole chiare ad uso e consumo dei lettori di Vino al vino
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1 mese fail

A buon intenditor poche parole: accà nisciuno è fesso
Sono ovviamente molto contento del fatto che le visite di questo blog, come i numeri, statistiche, dati matematici oggettivi, non parole, dimostrano, continuino ad aumentare e in gennaio, grazie ad una serie di articoli che hanno fatto molto discutere e che sono finiti spesso nelle prime posizioni di Google news, abbiano toccato un numero strabiliante. Tenete conto che in un mese sono state quasi un quarto di tutte le (tante) visite avute nel corso di tutto il 2020.
Sono consapevole che a parte il pezzo su una wine writer magrolina che trovava, bontà sua, tracce di linoleum nei vecchi Bourgogne, che mi è valso l’attenzione di un esercito di tardo femminarde inacidite, di Erinni capaci di gridare al sessismo e alla discriminazione per il semplice fatto che il Presidente della Repubblica e il Papa siano ancora degli uomini e non una donna, questo successo è in larga parte dovuto alla battaglia che, da solista, (nessuna solidarietà da pseudo colleghi pavidi e conformisti, ma questo l’avevo messo in preventivo) sto conducendo, articolo dopo articolo, contro la tristissima deriva del Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani.
Contro scelte ridicole, comportamenti opachi, comunicazioni trionfalistiche che non hanno ragione di esistere, provincialismi scoraggianti, carenza totale di capacità progettuale, limiti clamorosi in taluni personaggi che dovrebbero essere il faro, invece sono la zavorra del Consorzio.
E questi articoli, per i quali sono incorso negli insulti di un diffamatore matricolato, che sono sempre più convinto sia stato manovrato da qualcuno (non lo nomino ma avrete capito bene a chi mi riferisca) oltre ad avere un numero elevatissimo di visite, oltre ad aver scatenato (ne ho le prove) un ampio dibattito nel mondo del vino albese (è proprio quello che mi prefiggevo di fare) ha causato tutta una serie di commenti ai miei articoli.
Ne potete leggere solo una parte perché svariati altri li ho cestinati. Perché l’ho fatto è semplice e lo spiego con un esempio che spero sia chiaro. Suona il campanello o il citofono di casa vostra, andate a rispondere e la persona che ha suonato quando dite “chi è, chi parla?” cosa fa? Prende ad insultarvi e prendervi a male parole. Voi la fareste entrare in casa vostra oppure chiudereste la conversazione pensando di avere a che fare con un imbecille e magari sareste presi dalla sana tentazione di mandarla aff o buttarla giù per le scale?
Bene, a parte un caso umano, anzi un coglione (che fa rima con…) che si ostina a mandarmi mail e commenti deliranti e insultanti ricorrendo ogni volta ad un nome diverso (un minus habens che se continua mi rivolgerò alla Polizia Postale, non l’ho querelato perché sarebbero tempo e danaro perso e perché chi mi conosce e mi apprezza sa come sono andate le cose, non certo come afferma un bugiardo…) ci sono stati altri commenti che ho dovuto cestinare, perché in casa mia, sui miei blog faccio entrare chi si affaccia con buona educazione e non rivolgendomi insulti e accuse farneticanti.
Comportandomi così rispetto me stesso, la mia dignità, il livello del dibattito in corso e non esercito in alcun modo censure, perché le critiche, se formulate in maniera civile, argomentate, sono benvenute, fanno parte del gioco e le accetto. Se diventano insulti e diffamazioni no, perché non sono tanto masochista e stupido da accettare di fare entrare in casa mia chi mi manca di rispetto e mi insulta.

Pertanto dico a coloro che si ostinano a mandare commenti che non sono commenti ma insulti, che perdono il loro tempo, perché i loro vomiti, i loro ragli d’asino, le manifestazioni della loro frustrazione finiscono ovviamente nel cestino. Ma nel loro caso bisognerebbe dire nel cesso.

n.b.
non dimenticate di leggere anche il mio nuovo blog personale www.francoziliani.it e Lemillebolleblog www.lemillebolleblog.it
Due brevi note di presentazione Sono nato a Milano nel 1956 e dal 1966 vivo in provincia di Bergamo. Giornalista pubblicista dal 1981, dal 1984, dopo aver collaborato, scrivendo di libri, cultura, musica classica e di cucina, a quotidiani come La Gazzetta di Parma, Il Giornale, La Gazzetta ticinese e Il Secolo d’Italia, mi occupo di vino. Per diciotto anni, sino all’ottobre 1997, sono stato direttore di una biblioteca civica. Continua a leggere ...

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Ma a proposito di denunce…ha poi ricevuto una comunicazione dal legare di Bortone , come sui sostiene, o no?
Assolutamente NO
Perché l’attesa della querela è essa stessa la querela 😀 ….sarei pronto a scommettere che anche le famose e tanto strombazzate denunce sul caso “secca” sono finite nel nulla. D’altronde al giorno d’oggi basta scrivere su un social un fatto per farlo diventare vero…
Aggiorniamo la risposta
Lei continua a non pubblicare commenti educati e firmati che semplicemente la criticano e evidenziano che ieri ha scritto una cosa imbarazzante . Non è onesto .
Bravo Franco era ora che tu mandassi chi ti insulta a cagare!
Cafoni, arroganti e cialtroni vari mandali affanculo anche da parte mia. Avanti così, le loro reazioni dimostrano che hai colpito nel segno
come diciamo a Roma, quanno ce vo’, ce vo’!
bravo Ziliani, continui a sbugiardare falsi e cialtroni
Più che querelare il ceffo dalle mille identità potrebbe, una volta scoperto, presentarsi sotto casa sua (so che ne sarebbe capace) e dirgli: “e adesso…???” (la foto della faccia in quel momento vale una cassa di Krug).
Detto ciò, per eliminarli basta usare il tasto canc…la non notorietà per questi è mortale.
io ho già fatto una cosa del genere e ho fatto una cazzata. Avevo ragione nel caso Gori, ma ho finito per avere torto e essere messo alla berlina per un taglio sul labbro procurato da un pugnetto. Il tizio, in questo caso, meriterebbe tanti calci in culo e magari qualche cucchiaiata di olio di ricino, così spurga la sua imbecillità, ma non mi sporcherò le mani a toccarlo. E’ un diffamatore matricolato, un bugiardo, l’hanno capito tutti, tranne che al Consorzio Barolo Barbaresco, ecc
Non intendevo di menarlo (anche se gli starebbe bene come un vestito nuovo)… basta la faccia quando gli si presenta davanti, la reazione sarà sicuramente quella di un piccolo uomo.
Poi concordo sul fatto che alzare le mani porta più rogne che benefici (30 anni fa la pensavo diversamente).
Il diffamatore seriale è già stato preso a pugni in passato ed ha già raccolto diverse querele in pochi anni.
La foto di questo post è illuminante