Editoriali
Ancora su Madamin Donadoni, The Italian wine girl
Pubblicato
2 settimane fail

Un modesto suggerimento, smile baby, smile!
Non so se sia traducibile in inglese, diventata la lingua ufficiale di Madamin Italian wine girl, la celebre espressione veneta che recita “pézo el tacòn del sbrégo” (o del buso).
Che qualcuno, vicino alla suscettibile orobica 38enne ora cittadina americana, si preoccupi di tradurglielo e di farle capire che avrebbe fatto meglio a non replicare, tanto più in quel modo, al mio articolo di ieri dove l’ho ridicolizzata per la sua “geniale” pensata di parlarci, in un articolo sul potenziale di invecchiamento dei vini bianchi, di “scents of linoleum in some aged Burgundy”, ovvero aromi di linoleum in alcuni vecchi Bourgogne e di illustrarci la sua confusa tesi sul ruolo degli zuccheri nell’invecchiamento di un vino. Tesi sulla quale, per pura carità di patria, non riporto i commenti che mi sono arrivati da parte di quale enologo e produttore di vino dopo aver letto quanto ha sostenuto Madamin Donadoni.

Un articolo, il mio, che riscriverei pari pari e che mi è valso attacchi furibondi non solo da parte di una canea di fan, followers, sostenitori e sostenitrici dell’autrice di uno dei libri più inutili della storia dei libri sul vino (potete averne un’idea leggendo i commenti al mio articolo che ho puntualmente pubblicato per dimostrare quanti fanatici e svalvolati esistano al mondo, sui social e sul Web) ma peggio ancora dall’immaginifica “ambasciatrice del vino italiano”.

Mi danno accusato, manco fossi un Jeffrey Epstein, o un Harvey Weinstein, di sessismo, misoginia, e varie amenità e assurdità per aver osato scrivere, in un articolo che non aveva alcuna intenzione di ridicolizzare l’aspetto fisico (che secondo il mio modesto parere era più gradevole qualche anno fa) della novella suffragetta dei diritti delle donne del vino, vilipesi da maschi sporchi brutti e cattivi come me, le seguenti parole: “le cui recenti foto mi fanno pensare che sia profondamente cambiata dalla very charming lady che era una volta visto che è diventata magra stinca da mettere tristezza (sarà mica diventata vegana?)”.
Ma siamo seri? In che mondo impazzito e dalla logica contorta e deviata viviamo mai se per aver osservato, en passant, in due righe e mezzo, in un articolo molto più ampio, dove dimostravo in maniera circostanziata e inoppugnabile che Mrs Donadoni è un esperta di vino come io lo posso essere di cinese, cibernetica e di cucina molecolare, che la Signora in oggetto era dimagrita in modo chiaro anche ad un non vedente (e mi sono guardato bene dall’ipotizzare possa essere anoressica, perché l’anoressia è una malattia, devastante, che colpisce tante giovani donne, e ironizzare sarebbe idiota) io possa essere messo in croce?
E, peggio ancora, la Signora Donadoni, dimostrando scarso sense of humour e una grande furbizia, preferendo mandare in vacca il discorso ed evitare di rispondere ai miei addebiti sulla sua incompetenza in materia di vino, arrivi ad accusarmi, come ha fatto su Instagram, di cyber bullismo, di averla “accusata e umiliata online per il mio aspetto fisico”, di “violenza psicologica” e di essere un “criminale del Web”? Chiedendo che io sia radiato dai social?

Ma chi crede di essere costei, che sul vino ha ancora tanto ma tanto da imparare (devo farlo io che scrivo di vino da 37 anni, figuriamoci se non deve farlo la 38enne neo cittadina americana) per reagire in maniera tanto scomposta, isterica, furibonda, irrazionale, ad un articolo dove non ho assolutamente sostenuto che è obesa, brutta, storpia, pelata, che ha costumi leggeri o è bisessuale, ma molto semplicemente osservato che è molto cambiata dalle foto, un po’ stile femme fatale (e io la trovavo deliziosa e autoironica) che lei stessa postava qualche anno fa e che è mostra segni di un dimagrimento che a me, che le donne piacciono con le curve al posto giusto, magari anche un po’ curvy, mette malinconia e suscita una qualche preoccupazione per la sua salute?
Perché Mrs. Donadoni si prende tanto sul serio e altrettanto fanno i suoi fan e soprattutto le sue fan (che probabilmente devono avere qualche problema esistenziale, qualche carenza affettiva) senza mostrare quella open mind, quella capacità di ridere e sorridere, soprattutto di sé stessi, che è segno di quella intelligenza che persone come Oscar Farinetti, mica l’ultimo pirla che passa per strada, le riconoscono e che io non ho mai messo in dubbio?
Un modesto suggerimento, chiudendo per ora in questa sede, se ci sono gli estremi per parlarne in altra giudicherà oggi il mio avvocato, a Mrs. Donadoni. Glielo dico con una celeberrima canzone e con i versi di un grande poeta. È tanto carina, sorrida, farà sicuramente bene alla sua mente e al suo cuore. E gradisca il mazzo di rose che virtualmente le invio, senza alcuna scusa, che non le devo affatto…

n.b.
non dimenticate di leggere anche il nuovo blog personale www.francoziliani.it e Lemillebolleblog www.lemillebolleblog.it
Due brevi note di presentazione Sono nato a Milano nel 1956 e dal 1966 vivo in provincia di Bergamo. Giornalista pubblicista dal 1981, dal 1984, dopo aver collaborato, scrivendo di libri, cultura, musica classica e di cucina, a quotidiani come La Gazzetta di Parma, Il Giornale, La Gazzetta ticinese e Il Secolo d’Italia, mi occupo di vino. Per diciotto anni, sino all’ottobre 1997, sono stato direttore di una biblioteca civica. Continua a leggere ...

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Amen.
Io penso ci sia stato un errore da ambo le parti. Lei sicuramente ha sbagliato a tirare in ballo l’aspetto fisico (fece questo sbaglio anche qualche hanno fa con Monica Larner, persona di tutt’altra cultura e esperienza vinicola). Penso che sia in quel caso che in questo le scuse siano legittime. D’altro canto si sta facendo un polverone enorme su una considerazione poco elegante senza invece prendere in esame il problema, ovvero la competenza tecnica di alcuni personaggi che stanno godendo di molta fama. Un problema molto grave nel nostro mondo che lei è tra i pochi a sollevare. Il fatto stesso che tutti si siano indignati per l’aspetto fisico e nessuno o quasi si sia premurato di contestare la vera e pesante critica (questa sì, legittima) sulla competenza la dice lunga.
sia ben chiaro che io non devo fare nessuna scusa e che Madamin avrà presto notizie dal mio avvocato
In bocca al lupo all’avvocato allora, e anche a Lei, genio incompreso, nel risparmiare abbastanza da risarcire la Signora (a prescindere dal fatto che abbia competenza in materia o meno). Mi auguro sinceramente, ma con ironia eh, ci mancherebbe, che nel 2021 Lei possa bere un po’ meno e comportarsi civilmente un po’ di più. Piccolo spoiler, non sono ottimista.
poareto… lei mi genera sincera pena
Già parla di pena? Non è che per caso comincia ad avere paura della sentenza? Forza e coraggio, il 2021 è il suo anno campione!
guardi che se le faccio causa, e penso proprio che gliela farò, la sua eroina ne uscirà con le ossa rotte. Nei miei articoli non v’é nulla di diffatorio, in quello che la Signora ha detto ieri sì, ben tre avvocati me l’hanno già confermato
Non so chi siano questi luminari del diritto, ma lei potrebbe essere colpevole di diffamazione ex. art.595 c.p., reato, peraltro, aggravato dall’utilizzo di mezzi informatici o telematici. Non noto nessuna parola diffamatoria della Donadoni nei suoi confronti, a differenza delle sue affermazioni lesive della reputazione altrui, misogine, sessiste, prive di qualunque fondamento.
Alice lei vive sulla Luna. Vive in una realtà separata e aliena tutta sua… Provo sincera pena e preoccupazione per i suoi deliri
Proprio ciò che le ho descritto, da laureata in Giurisprudenza, costituisce la realtà dei fatti. Ma lei è esperto di vini, non di diritto, per questo le sembra che io abbia parlato di concetti allucinanti, e che stia delirando, sicuramente perché non avrà mai aperto un codice penale nella sua vita. Lo apra, le do questo consiglio, scoprirà un mondo, grazie al quale la gente parla con cognizione di causa e non esiste nessun delirio.
mi inchino alla sua competenza in materia giuridica, però due avvocati da me consultati hanno confermato che non v’é nulla di offensivo e diffamatorio in quanto ho scritto sulla Signora, mentre invece lo sono alcuni giudizi da lei pronunciati nei miei confronti. I codici non mi interessano preferisco leggere Céline e Houellebecq
che strano, avvocati che le consigliano di affidare loro un mandato.
probabilmente non le sono amici, o forse si…
In base a quale articolo del codice penale visto che l’ha così pomposamente citato dare della magra stinca a una persona sarebbe diffamazione mentre dargli del criminale, del violento e incitando al boicottaggio della sua attività urbi et orbi tramite social non lo è affatto? Potrebbero essere entrambe forme di diffamazione o magari nessuna, o magari una sì e un’altra no a seconda della bravura del legale, ma certo la risposta non è manichea come quella che ci vuol dare lei, che suona più come la sentenza preconcetta di un giudice poco obiettivo che non un parere legale.
scusi, ma causa per cosa?
Di questi tempi lasci libere le aule, dove non arriverà mai perché si tratterebbe comunque di azione temeraria.
chieda scusa
Ah ah ah se avessi tempo da buttare continuerei a seguire questa vicenda avvincentissima! Come Le ho scritto in un altro commento (mi perdoni se in un primo momento Le ho dato del tu, che sfacciata ignorante!), ma credo che il tono e le risposte che riceve siano evidente diretta conseguenza del Suo linguaggio “diretto”..semicito Sue parole “dileggianti”nei confronti del cognome di una commentatrice “pollastra torni a starnazzare” … Buona vita a tutti, ripeto! Forse ci sono cose più importanti di cui occuparci tutti, con un po’ più di gentilezza reciproca…p.s.Sig.Ziliani…non sono vegana, non sono charmante ma sa che c’è?!?! Ogni mattina, come Lei scendo dal letto e provo a lavorare e vivere nel rispetto di me stessa e degli altri…adios!
io pure gentile Elisabetta, buona giornata!
Ma io ti chiedo, sinceramente, per segnalare eventuali errori e presenza di blogger poco preparati, è necessario usare astio, attacchi personali? Oltre che offensivo, ha il risultato di far perdere l’obiettivo, cioè di parlare di contenuti. Io vedo articoli e articoli astiosi con zero contenuti, zero argomentazioni che parlino di vino. E la cosa è stata sottolineata anche da un famoso wine blogger americano. Ma quando aprirete gli occhi?
francamente del parere, sollecitato dalla Donadoni, di Mr. Yarrow, I don’t care. Anzi, me ne frego.
Però ovunque si sta parlando solo dei suoi modi, allusioni, astio, invidia. Non di vino. Magari si faccia una domanda, visto lo shitstorm social che le sta arrivando. Di cui lei se ne frega chiaramente, ma che nuocerà alla sua immagine. Nascondendo l’eventuale sua competenza enologica.
Se mi posso permettere , dare della secca stinca ad una donna , peraltro non modella o donna di spettacolo , quindi nulla conta la sua forma fisica con il suo lavoro , equivale a dire che questo o quello chef hanno la panza o che un noto esperto di vini o enologo , ha il cazzo piccolo e si sfoga ascrivere per pura frustrazione…….
però, che commento intelligente il suo…
c’é poco da fare, come anni fa, quando scrissi di lui dopo che aveva detto che non avrebbe più scritto di una produttrice colpevole di essere a favore delle poltiche di accoglienza dei migranti, Ziliani dimostra la sua vera natura fascista, razzista, misogina, antifemminista, violenta.
Quello che ha fatto alla povera Laura, cui esprimo la mia solidarietà, va oltre ogni immaginazione
non posso credere che lei sia la Selvaggia L. che inopinatamente furoreggia in spettacoli televisivi di basso livello e fa la tuttologa sui giornali. Sicuramente qualcuno si spaccia per lei.
Comunque, chiunque sia, la ringrazio, le sue opinioni si commentano da sole
Io sopra ho parlato di poca eleganza, ritenendo non opportuno tirare in ballo questioni fisiche, sia in negativo che in positivo. Detto questo termini come razzista, misogino, antifemminista, violento hanno significati che nulla hanno a che fare con quanto scritto da Ziliani, che infatti frecciatine, (ripeto secondo me evitabili), le ha sempre affibbiate a tutti senza discriminazione. Trovo molto più offensivo e grave che tante persone utilizzino termini seri e molto più offensivi così a cuor leggero. Ben più grave è dare del razzista, misogino, antifemminista, e violento, etichettando le persone e di fatto diffamandole senza alcuna base logica. Continuare a menarla con questa retorica scadente da linciaggio social di quart’ordine, invece che discutere della questione, fa solo del male all’immagine della signora Donadoni, che continua a non essere difesa da nessuno riguardo le sue presunte competenze. Io fossi in lei mi sarei risentito molto di più di essere attaccato sul piano professionale e non avrei mai focalizzato la cosa a livello strumentale esclusivamente su una frase sciocca. Comportandosi così i suoi sostenitori purtroppo confermano solo la tesi sostenuta da Ziliani.
applausi
voi dite quello che volete, voi Franco non lo conoscete e potete accursarlo delle peggio cose. Io che sono stata la sua donna per anni, quando si era già separato da una moglie che ancor’oggi gli vuole bene, posso dire che Franco non ha nulla di misogino e che é una persona che ama e rispetta le donne, romantico, passionale, dolcissimo.
Averne di uomini così…
p.s. vogliamo parlare invece della totale incompetenza della Signora Laura in maniera di vino?
No non ne parliamo perché sono due argomenti totalmente diversi. Si poteva discutere della competenza della signora senza tirare in ballo l’aspetto fisico. Dal momento che il signor Ziliani ha ritenuto indispensabile inserire il tema aspetto fisico nel suo articolo, ora ne parliamo. Se avesse voluto mantenere il focus sulla competenza,poteva evitare di andare fuori tema
È esattamente quello che vorrebbero tutte le persone che stanno attaccando il Sig. Ziliani: che avesse parlato della competenza o incompetenza della Signora Laura, non del suo aspetto. Ottimo consiglio!!! Siamo d’accordo.
Paola mi sa tanto di nom de plum di tale Franco Ziliani…
Mi piace la puntualizzazione “sono stata la sua donna per anni, quando si era già separato da una moglie”.
Premesso che non ho capito cos’abbia contro a pelati, obesi, bisessuali o donne dai costumi leggeri mi chiedo: se era così semplice attaccare Mrs Donadoni sul piano della competenza che bisogno c’era di condire il suo articolo con osservazioni sul suo aspetto fisico? E ancora…avrebbe mai fatto le stesse osservazioni su un collega uomo? A me è sembrato solo un pessimo esempio della solita becera maleducata ironia che mal cela disappunto e un po’ di invidia per un successo che a suo insindacabile giudizio è ingiusto e immeritato. Se ne faccia una ragione e sorrida, se non fosse per Mrs Donadoni il suo articolo non lo avrebbero letto i così tanti. Buona giornata
sorrido sorrido eccome, soprattutto leggendo commenti come il suo. Che lei lo creda o no avrei scritto le stesse identiche cose se quella stupidata dei sentori di linoleum le avesse scritte un maschietto. Accusarmi di sessismo per il mio articolo é francamente ridicolo. Una riga e mezza, en passant, in un articolo dove metto la presunta esperta alle corde e dimostro la sua inconsistenza. Non per l’aspetto, gradevole, ma per le banalità che scrive
Se un collega uomo avesse scritto una stupidata su sentori di linoleum avrebbe sollevato questioni sul suo peso forma? Davvero? Davvero pensa che qualcuno sia interessato al fatto che lei preferisca le curvy, le bionde o le more? Consiglio assolutamente spassionato: si limiti a valutazioni enologiche di cui è sicuramente esperto, se qualcuno scrive delle banalità si limiti a dire che scrive banalità, perché con comicità e ironia è davvero patetico. Di nuovo buona giornata
egregio Francesco, visto che secondo il suo trascurabile parere scriverei banalità perché perde tempo a leggermi e a commentare? Impieghi il suo tempo e la sua intelligenza vivida altrove…
Non devo difendere io Ziliani, che in parte secondo me ha sbagliato, ma lei ha mai letto altri articoli di questo blog? È da 2 mesi che apostrofa in numerosi articoli il Presidente del Barolo con termini tipo corpulento et similia ed è solo il più recente esempio, se ne potrebbero fare a decine e sarebbero molto più numerosi quelli ai danni di personaggi maschili. Dove sono stati tutti questi fastidiosi pecoroni del politically correct fino ad ora? Quindi quelli sessisti siete voi che si fanno battutacce sul fisico di un uomo tutto ok, mentre se si fanno su quello di una donna è violenza, razzismo, apostasia e abigeato.
Guarda, il fatto che questo qui insulti altre persone non ne intuisce le colpe (semmai le amplifica)
Saluti sinceri dalla signora Donadoni.
le porga i miei più cordiali saluti. In fondo mi é simpatica e se venisse a scuola da me potrebbe solo migliorare le sue competenze sul vino
Quindi secondo lei : “ obesa, brutta, storpia, pelata, che ha costumi leggeri o è bisessuale” [cit. dal suo articolo qui sopra] sarebbero invece offese? Questo sì che xè un tacòn pezo del sbrégo!
gentile Roberta, se io la definissi “obesa, brutta, storpia, pelata, che ha costumi leggeri o è bisessuale” lei non si offenderebbe?
Si immagina cosa sarebbe successo se io, impazzito, avessi definito così Madamin Laura?
Non mi offenderei per la parola in se: se non ho i capelli sono calva, se sono in sovrappeso patologico sono obesa, se provo attrazione fisica e sentimentale sia per uomini che per donne sono bisessuale.
Non c’è offesa nella parola, ma nell’uso che se ne fa.
Quello che quindi è offensivo è che lei utilizzi una parola neutra come ad esempio “magra” all’interno di un articolo in cui sovrappone – con tono di sfottò, perché humor e satira sono ben altra cosa – l’aspetto fisico alle competenze professionali, in una sineddoche che svaluta il contenete per svalutare il contenuto.
Quello che sorprende ancora di più è che lei consideri parole come bisessuale un’offesa e quello che amareggia è che – fattoglielo notare – lei finga di non rendersi conto di qual è il problema culturale e sociale che sta alla base.
Quello che intristisce è che lei cavalchi l’onda mediatica con ben 3 articoli dedicati ad una professionista che non gode della sua stima.
Per quale motivo, a mio avviso, se non per intercettare la vivace e prospera comunità digitale che la signora Donadoni si è costruita negli anni?
Riuscendoci tra l’altro: io vi ho scoperto entrambi questa mattina.
complimenti e lo dico senza alcuna ironia, per l’equilibrio e l’intelligenza del suo commento. Non concordo ovviamente, ma chapeau!
Buongiorno Franco, ormai è misogino e sessista pure Grease! Saluto!
Madame, suona meglio di miss, Donadonì (alla francese) anzichè fare caciara sull’ apprezzamento fisico, dovrebbe sfidare Ziliani in un duello pubblico a son di assaggi di vino per stabilire se i bianchi di Borgogna hanno o meno sentori di linoleum. Ne va della sua, di Mme Donadonì, reputazione, altro che se è più o meno charmant……
Errare è umano, perseverare è da minoranza mentale, secondo me è strategia del pre fallimento
lei dice Signor Davide?
In effetti questo tacon è peggio dello sbrego. Di un collega uomo non descriverebbe e men che meno strumentalizzerebbe l’aspetto fisico neanche dopo 3 bottiglie di bianco di Borgogna. Fa tanta tristezza, ma per fortuna il suo è un modo di pensare e scrivere in inesorabile via d’estinzione…
se lo dice lei Davide B…
Dear Franco An individual’s appearance should be of no consequence when making a judgement about professional capacity because physical appearance is irrelevant. Orchestras now hire with the musician performing behind a screen so the applicant can be judged solely on his/her musical ability. The screen helps remove unconscious bias. When one comments on an individual’s appearance it becomes impossible not to associate that value judgement on the appearance with subsequent commentary on ability. For example, does our industry accept that fat people are better tasters than thin people? Or vice versa? Obviously it doesn’t. Therefore observations regarding appearance are of no consequence. This would be true regardless of gender/race/weight/etc. Women, however, have been – and continue to be – valued more for how they look rather than how much they know. This may be an uncomfortable truth for many of us males in the wine trade but the recent revelations of the scandals in the CMS (to name but one) indicate that misogyny is alive and well in our industry. But – I hear everyone cry – I’ve never harassed anyone and it’s ridiculous to suggest that saying someone’s lost weight is the same as bullying. The point is that it is all on the same spectrum – where we value an individual for what they look like rather than for what they say or do. Even if that wasn’t the intention, that’s how it comes across. My modest suggestion is as follows: apologise (sincerely, with no ‘buts’, no suggestions that the issue is being taken too seriously, no helpful suggestions about smiling, and definitely with no flowers).
dear Michael, great respect for you but really I don’t understand your commentary and what you propose me to do. No apologies at all. No misogyny in my articles about The Italian Wine Girl.
A question: why do you decide to comment here? Is Mrs. Donadoni who ask you to do this?
Warmest regards and all the best
Franco, you do me a disservice. I would never comment at another’s behest. I’m commenting because it matters to me, just as it does to everyone on this thread. Our industry is fundamentally (albeit unintentionally) a white patriarchy. That needs to change.
White patriarchy? What does this have to do with this matter? Probably you can’t understand italian at all if you think that this is the case. Could you tell us the sentence in the article where you found stuff like that?
Completely in agreement with Michael Palij. If you have something valid to say about the evaluation Ms. Donadoni writes, we will all read and evaluate your comments. But what do comments about her physical looks have to do with the price of rice in China, as we say. Mr. Palij (who I don’t know) is completely correct in his reply. Rather than irony and sarcasm, if you just admit the comments were out of place (and no one cares if you like the way she looks or what type of women you prefer, so please don’t even mention it!), then we would just look the other way, you made an error, let’s move on. But if you are trying to defend your position, then be prepared for criticism from every which way. It seems that a majority of comments are coming from men! And not because I am writing in English am I a friend of Ms. Donadoni, I am simply commenting on the thread. As Mr. Palij is apparently doing. Just say you were out of line.
Irony for irony, you’re just so cute when you get your feathers up and those glasses slide up an down that cute little nose of yours! Although probably I did prefer your hair with the darker shade in the earlier pictures of you!! Haha.
very nice comment, my congratulations
Che brutta figura, magari meglio limitarsi al parlare di colleghi visto che non riesce a parlare di donne senza farle/ci venire un brivido sulla schiena
Non capisco l’accanimento. Chi si crede di essere per insultare liberamente una persona in questo modo? Le sembra un comportamento corretto?
INSULTARE perché ho detto e ripeto che é magra stinca? ma lei dove vive?
Secondo me questo secondo articolo non dovevi scriverlo. Sei sceso sul terreno di battaglia dove lei ti ha voleva. Dovevi semmai ringrazio rincarare la dose sulla sua “competenza” in materia di vino. È palese che non potendo attaccarti su quel settore, viste le amenità da lei dette, lo ha fatto toccando un tasta sensibile. Fa niente se da sempre lodi le donne del vino , di Langa ad esempio, chi la segue non si prende la briga di documentarsi. Il mio, inutile, consiglio è quello di non replicare più su questo tema, le persone con due dita di cervello possono giudicare da sole per la altre non c’è comunque speranza .
Con stima (nonostante tu sia di destra 😀 )
Siamo diventati un paese con 60 milioni di Veronelli. Era meglio prima quando eravamo 60 milioni di allenatori. Negli ultimi anni, c’è stata una proliferazione di blog del settore, guide, venditori di vino online, ma soprattutto di parvenu che si atteggiano ad esperti del settore. Alcuni di questi personaggi, stanno trasformando l’analisi sensoriale in una barzelletta. Il punto è questo e l’incazzatura verso questa deriva esibizionista è legittimo. Dall’alkechengi al linoleum, ormai nel bicchiere si può trovare di tutto. E noi fessi che ancora ci emozioniamo quando veniamo travolti dal goudron di un vecchio Brunate o di un Vigna Rionda; dalle note di gesso di alcuni
Serralunga, dal balsamico naturale(non dovuto all’elevamento in barrique) dei Barolo della Ginestra, o più semplicemente dalla violetta di un Nebbiolo.
Ma? Rimango perplesso, sono abituato in questo mondo a parlare del mio, ho imparato che la concorrenza se é valida e corretta può generare opportunità e se invece é scorretta si dileggia da sola leggo due pagine di blog e sul vino francamente ho letto molto poco, e da un professionista esperto anziano direi, smaliziato e corretto, come si definisce mi aspetto un comportamento molto diverso. Trovo inutili, dato il contesto certe osservazioni, e trovo, mi consenta, che quasi offendere il suo amico Farinetti non sia una mossa corretta e gentile, penso che lo abbia offeso perché se un amico mi dice che ho scritto una prefazione ad un libro anzi libercolo, altra cosa che non spetta a lei giudicare, ad un libercolo inutile e pieno di sciocchezze scritto da una così e cosa, penserei che si pensi di me che io sia un cretino qualunque non in grado di capire certe cose. Comunque ognuno é libero ma il suo atteggiamento a parer mio non é ne corretto, ne giusto, ne gentile ne tantomeno professionale.
deludente e non costruttivo
Il suo avvocato le avrà certamente spiegato che la diffamazione, di cui all’articolo 595 c.p., non è perseguibile in sede penale se commesso all’estero.
Ciò premesso la Donadoni si è subito posta nel ruolo della vittima.
Dimostrando, a chi ne sa, tutta la sua incompetenza.
Saluti
Che si commenti e che si sia in contrasto con i contenuti della Donadinj é lecito. Più che lecito. Ma che in questi ultimi si alluda anche all’aspetto fisico e lo si commenti é discriminante.Quando mai si fa lo stesso con un uomo? Quando mai ci si permette di farlo con un uomo? MAI. Maschilismo e discriminazione vomitevole.
Un’altra parlatrice a vanvera di seria A. Ma ha mai letto altri articoli qui? In quasi ogni post di critica (e la maggior parte sono contro uomini) Ziliani lo fa. Secondo me non dovrebbe farlo, ma parlare di maschilismo, sessismo e altri termini starnazzati a caso questo sì che è vomitevole. Signora Marina, perché non ha difeso così strenuamente e con indignazione i tanti uomini trattati in equal maniera su queste pagine? Non sarà mica lei la sessista, che difende una persona solo se è di un certo sesso vero?
Applausi per Maurizio…….
Per cortesia Franco potrebbe pubblicare un brevissimo estratto dell’infinità di cattiverie da lei dette sul teorico del vino frutto (alias Maroni)??
(ovviamente restando quanto meno nelle dimensioni di un Ulisse di Joyce)
In pratica bisogna scusarlo perché è buzzurro con tutti, quindi le offese alla Donadoni non contano
No, non bisogna scusarlo, bisogna dirgli quello che è, se lei ritiene si sia comportato da buzzurro gli dia del buzzurro, ma non lo si accusi di cose che non ha fatto. Se uno scrive male gli do dell’analfabeta, dell’ignorante, ma non gli do del pedofilo, del dinamitardo o del giacobita, usando termini a casa solo per avere ragione. Si parli di maleducazione, ineleganza, quello che vi pare, ma non di sessismo, violenza, maschilismo, razzismo e tutte le scempiaggini che siamo costretti a sentire dalla massa di senza cervello che seguono acriticamente quello che bela la pecora in testa alle altre.
Come tu stesso ammetti, il tizio è maleducato e un’elegante, e questo basta per criticarlo. Che poi ci sia sessismo o meno, cambia poco: la maleducazione rimane, e questo è quello che notiamo. Non è meno scusabile l’insulto se rivolto a un uomo
…Veramente The magnificent Furbacchion viene umiliata per le castronerie scritte, e non per l’ aspetto fisico. E tutti coloro che la difendono, la difendono per un aspetto che niente ci azzecca con la preparazione enologica e sensoriale. Mi domando sig. Ziliani se si aspettava tutto questo “seguito” femminile… Comunque sono due giorni che assaggio ed annuso metri quadrati di linoleum: oh, ancora non trovo collegamenti non dico col Pinot Nero, ma neanche col Tavernello. Mi mancherà forse l’expertise?
“non ho assolutamente sostenuto che è obesa, brutta, storpia, pelata, che ha costumi leggeri o è bisessuale”. Questo la dice già lunga di per sé.
Ma forse non se ne rende conto dai commenti che le sue osservazioni non sono benvenuti ne apprezzati. Qualsiasi credibilità che aveva come giornalista e sommelier non valgono più quando ha deciso di crucifere una donna perché faceva più carriera. Può anche smettere di scrivere del tutto e tornare al buco da dove uscito, qui nessuno legge più.
why you waste your precious time to read me and comment my articles? Please, go away, the wine blogosfera is full of different sites and wine blogs
You’re right, the first article was a waste of time, it was clear this second would only filled with more garbage and superficial commentaries by a man who fails to read the crowd or perhaps wake up to the decade we live and realize that commentary like yours have no place, ANYWHERE! I spent the time to read it because my internet settings have a filter for people like you and I took the time to read it not for your sake, but for mine and to support The Wine Girl because she’s actually making a difference in the industry. If you wish to save any credit you may have left in some shadowy dark hole filled with creeps like you, then you’d stop filling your blog with junk and actually do some work and write something worth reading. Peace out!
Ma soprattutto SI PARLA DI VINO! Per 37 anni questo signore ha “visto tutto del vino” (come ha scritto lui) quindi non mi aspetto dei commentini del genere. Parla del vino, giudica come parla di vino, argomenta sul vino, l’ha fatto per 37 anni, direi che può farlo per altri 37. Si è molto più professionali!
Buonasera, Le segnalo che in italiano un non si apostrofa se al maschile, dunque si scrive “un’esperta” e non “un esperta” come Lei ha scritto sopra. Probabilmente era troppo preso da questa scaramuccia tra colleghi per scrivere correttamente, però corregga per chi la leggerà dopo di me.
Cordialmente.
I have read the 3 articles, all the comments, I have seen the 2 videos she posted on instagram and some comments on those videos.
I haven’t read the book, but I had already made up my mind, and therefore already decided not to buy it.
I thjnk that you mr. Ziliani made a mistake, not because you wrote something particularly offensive, but because if you had limited yourself to criticizing the book, you would have avoided the angry reactions of a mass of commentators and followers who are now just waiting to find the right excuse to show off their false indignation on social networks.
“…sono un vecchio reazionario e la buona educazione prevede questo…” Franco Ziliani a La Zanzara parlando di buone maniere
Non capisco queste beghe. Nel mio settore professionale ci sono colleghi più bravi di me e colleghi meno bravi. Però io non mi sognerei mai di villaneggiarli, né per quello che scrivono, né per il loro aspetto fisico (e mai nessuno si loro lo ha mai fatto con me). Quindi Le consiglierei di essere un po’ più signorile. Buon anno nuovo.
Non conosco nè lei nè la Signora Donadoni, non sono avvocato, non bevo vino ma m’intendo un po’ di blog e il suo, pieno di banner, immagini femminili e i suoi commenti da bar sull’aspetto della signora peraltro ironizzando sui non vedenti, sappia, glielo dico da esperto, che assomiglia a quei posti dove si trovano pure proposte di accompagnatrici,commercio viagra e trucchi per allungare il… Non sapevo che i sommelier usassero questi mezzucci. Insomma se lo lasci dire il suo assomiglia ad uno di quei blog che sparano fake news. Dico sul serio, io me ne intendo mentre lei dimostra di saperne tanto quanto io ne so di vino, di cinese o cibernetica. Inoltre le dico che se è bravo come sostiene le sarebbe più utile non usare termini come sessismo, razzista, anoressica, querela, diffamazione ecc perché google conta le parole come carogna, sudicio, vergogna, razzista e cosi cataloga i blog fake news, rompiballe, infame al pari di siti porno, violenza, terrorismo e quindi faccia in modo che nessuno scriva cose del genere. Se avesse bisogno di un consulto mi contatti pure le potrei suggerire come evitare di essere offeso, con affetto
Io le consiglio invece uno psichiatra di quelli veramente bravi
I hope you realize that both of your articles are soaked with venom as you attempt to sound ironic but instead come across as simply jealous and bitter.
With all due respect…
First of all you are trying to argue with somebody else’s sensory experience of “linoleum”. As a professional I’m sure you know that aromas in wine as in anything else are highly subjective. It’s like arguing with somebody’s feelings.
As to sugar… look, I think if you’ve provided a professional impartial response, explaining where she was incorrect, gave professional feedback, without referencing (even if in 2 words) anybody’s physical appearance, there would be no problem.
I believe a professional like you should understand the importance of choosing words, being objective and keeping one’s emotions in check. As well as responsibility that comes with being an influencer of opinions and voice of the industry.
However, you chose a different way, which gives me an impression of an attempt to create some hope a ride of somebody who has more followers?
un bel flame fa sempre bene! 🙂 Bravi a tutti e due.. Un bravo ufficio stampa e siete da Barbara D’Urso domenica prossima! 😉
Devo dire che il giudizio di Ziliani non mi sembrava offensivo o sessista oltre i limiti della buona educazione, dire che una persona è dimagrita, solitamente passa per un complimento, idem di essere vegano.
La critica enologica era comunque sufficiente per capire l’opinione dello Ziliani su Donadoni
In effetti il “sentore di linoleum” è un po’ ridicolo
Magari le risposte ai commenti, esagerati, sono state inappropriate
Ma chi commenta Ziliani dovrebbe saperlo, mescolare opinioni enologiche, dove è sicuramente esperto, e personali dove eccede in polemiche è il suo registro
“Ma chi commenta Ziliani dovrebbe saperlo, mescolare opinioni enologiche, dove è sicuramente esperto, e personali dove eccede in polemiche è il suo registro”
Lo difendi dicendo che è un volgare attaccabrighe?
A dir poco patetico. Buon anno Mr. Nessuno grande conoscitore di vini, speriamo che il 2021, con la senilità che ahimè la rappresenta (a 70 e rotti anni uno non dovrebbe godersi la vita ed il vino invece di accanirsi su altre persone che hanno vedute diverse?) le porti del sale in zucca. A quanto pare ne ha più bisogno che del vino.
Concordo!
Eppure sembra che nessuno lo voglia dire.
La sig.ina per sua stessa ammissione ha avuto problemi con l’anoressia. E questo trasforma in delitto una battuta mal riuscita del solito Ziliani, che come nel caso “Andrea Gori” dove si improvvisó Cassius Clay punge come un’ape e vola come una farfalla.
È un vecchio trombone, in cerca del suicidio che fisicamente non gli riesce come tanti vigliacchi falliti scrittori e ci prova a farlo dalla tastiera.
Ci ha provato attaccando Maroni, non capendo che a quello gli scivola addosso tutto, con Gardini ma sul palato non puó competere, ora con questa “ragazzina” che giustamente invoca il #metoo incassando l’appoggio di mezzo mondo.
Le mezze scuse di Ziliani sono state mal accolte e trasforma la mini querelle nel fatto più chiaccherato nelle cantine d’italia che vi assicuro porta nuova notorietà a Ziliani (quelli sotto i 50 non lo conoscono) e follower alla sig.na (che prima non aveva proprio per una incompetenza conclamata sul vino)
Lui dovrà mettere all’asta i suoi cappotti e lei non si fermerà fino a uomo morto.
Gli sponsor del blog chiederanno di essere tolti e arriveranno i guai.
Dispiace solo non aver avuto l’endorsment ufficiale delle Donne del Vino e il boicotaggio degli sponsor ancora in “bellavista” in questo blog
Per il resto il finale Ziliani lo conosceva, e forse è quello che voleva
La frase incriminata sarebbe questa ?
” visto che è diventata magra stinca da mettere tristezza (sarà mica diventata vegana?) ”
Non mi sembra sia il caso per fare tutto questo baillame, è evidente anche ad un bambino che tra i due c’è già stato qualcosa in passato. La signora non aveva ancora digerito le critiche sul suo libro.
Queste polemiche lasciano il tempo che trovano, il mondo del vino ha, oggi più che mai, bisogno di ben altro visto il momento che stiamo vivendo.
Buona vita e buon anno a tutti
ma non ti vergogni?? Sei da denuncia!
Un articolo il suo che, invece di porre un’antitesi al libro della Donadoni, vuole sminuire la figura della suddetta non solo in ambito professionale ma anche in quello personale.
Insomma, come quando i bambini ti dicono che non puoi giocare con loro perchè sei brutto e diverso.
Mancanza di professionalità, tatto e logica. Attacchi su fondamenta non esistenti, o almeno così pare.
Vorrei anche aggiungere al suo “ per reagire in maniera tanto scomposta, isterica, furibonda, irrazionale, ad un articolo dove non ho assolutamente sostenuto che è obesa, brutta, storpia, pelata, che ha costumi leggeri o è bisessuale, ma molto semplicemente osservato che è molto cambiata dalle foto, un po’ stile femme fatale (e io la trovavo deliziosa e autoironica) che lei stessa postava qualche anno fa e che è mostra segni di un dimagrimento che a me, che le donne piacciono con le curve al posto giusto, magari anche un po’ curvy”
Che a nessuno frega come a lei piacciano le donne, che nessuno è costretto a sorridere se si sente attaccato, che a nessuno interessa se a lei piacevano le foto da femme fatale o che l’autrice delle foto abbia preferito trasformare il suo stile (perchè così è la vita, si cresce e si cambiano guati in alcuni casi) e che, soprattutto, la Donadoni ha reagito con molta calma e compostezza, forse fin troppa.
E che forse dovrebbe reagire anche lei con un po’ di autoironia e open mind a tutti questi commenti, per darci il buon esempio.
Caro Ziliani,
non è nuovo a questo genere di inciampi, e in questo senso la sua fama la precede.
ma qui trovo il suo tentativo di rigirare la frittata poco accorto, oltre che maldestro.
Meglio avrebbe fatto a chiedere scusa per l’uscita poco felice, che lei non ha alcun modo (né, a mio avviso, diritto) di minimizzare, per altro cercando di argomentare che il vero merito del suo articolo fosse la competenza della Donadoni.
Il che non fa che distogliere ulteriormente l’attenzione dalle sue critiche enologiche.
Che, aggiungerei, mi paiono invero un tantino infondate perché di aroma di idrocarburi (linoleum è un prodotto di idrocarburi) come di potenziale di conservante dello zucchero si apprende dal corso base di degustazione.
Insomma: già che aveva pestato una cacca grossa così con la prima uscita, non poteva semplicemente tacere?
Ammesso e non concesso che fosse in buona fede (ma di questi tempi, davvero lei lo crederebbe) all’avvio, oggi nessuno è disposto a crederle per cui, forse ancora è in tempo, conservi i suoi dubbi sulle sue competenze ma si affretti a chiedere scusa meglio che può, che di sicuro ce la può fare.
complimenti per la sua tracotante arroganza. Io non devo chiedere scusa di nulla, ho solo detto ad una poco competente di vino che é magra stinca
Allora dottore Ziliani, se lo lasci dire, la sua espressione non trasmette l’ideale di uomo colto, parlo della foto, e glielo dico da esperto di blog.
la pettinatura lascia molto a desiderare,
Quelle rughe e quelle sopracciglia poi. .. Ma quanti anni ha?
Gli occhiali, via, non si possono guardare.
È così che vuole fare breccia?
Lei ha proprio bisognodi un consulente di immagine.
ah,visto che dimostra avere anche senso dell’umorismo,…. ma che giacca indossa?
molto interessante, le mi consiglia un nuovo look? Devo dimagrare e diventare magro stinco pure io?
Non è questione di magrezza, ci sono persone che trasmettono sicurezza, decisione, arguzia, cultura sia fra i molto magri che fra i molto grassi. No, direi che è più lo sguardo.Provi con una foto nel mentre sta facendo qualcosa,senza guardare l’obiettivo. Perché non la prenda come offesa ma una critica costruttiva, ecco la foto è un po’ da ebete.
Che peraltro trova sostegno nello slogan “il mio blog personale”.
O scrive “mio” o scrive “personale”, il mio personale suona un po’ come “a me mi”.
foto ebete e a me mi, ecco la frittata è servita.
Quindi se lo lasci dire, a quanto ad estetica,ha molto da imparare quindi, sempre come consiglio, prima di esprimere valutazioni estetiche su altri, si accerti di avere tutto il necessario.
Guardi un po’ quanti consigli gratis ha rimediato.
non mi stia a ringraziare,
Con affetto
Chapeau
Forse non riuscirai a “dimagrare”. Ma forse diventerai uno stinco…
La giacca è un tweed inglese. Consulente (ma di che poi?), lasci perdere argomenti di cui evidentemente non sa niente.
Palazzeschi, un grande da non dimenticare. Ciao Franco