Indiscrezioni
Degustazione dei 4 Barolo 2016 fatta: risultati clamorosi!
Pubblicato
2 mesi fail

Chi avrebbe mai immaginato che un Barolo da 9,90 euro…
Alla fine, dopo rinvii per cause varie, l’ormai famosa degustazione, alla cieca, ça va sans dire, di 4 Barolo 2016, o meglio di tre Barolo 2016 da me scelti messi a confronto e “in gara” con il Barolo Conte di Zanone, marchio scelto dalla Cantina cooperativa con sede a Barolo denominata Terre da vino, per una promozione natalizia da Esselunga, con prezzo sullo scaffale di 9,90 euro, è stata fatta. Il dado (Knorr o Maggi o Liebig, scegliete voi) è tratto, il responso è chiaro e posso dire che the winner is…
O meglio, aspetto ancora a dirlo, lascio un pizzico di suspence, in attesa che eventuali generose offerte – e bonifici effettuati sul mio Iban – da parte delle 4 cantine produttrici dei Barolo 2016 degustati, Terre da vino, Brezza, Raineri e Arnaldo Rivera (linea di premium wine di un’altra cantina cooperativa di Langa, Terre del Barolo) e magari da parte di Esselunga, vengano a modificare i risultati.
Scherzo, le marchette non le faccio (purtroppo, io sarei anche disposto a farle ma non me le propongono come fanno con altri “colleghi”, che ovviamente le accettano…) e i risultati, vidimati da un notaio, sono e resteranno quelli.

Invitati a casa mia, in quel di Stezzano, perché il ristorante è chiuso, il patron del ristorante Carroponte di Bergamo, il pirotecnico Oscar Mazzoleni, ed il suo fido sommelier Nicola Valsecchi (un giovane e simpatico sciupafemmine che non disdegna, oltre alle donzelle, anche i buoni vini) e ovviamente il sottoscritto hanno degustato i vini che sono stati serviti in bicchieri Riedel da un mio fido collaboratore. Di modo che ognuno di noi potesse assaggiare senza conoscere il nome dell’azienda ed essere condizionato nel giudizio.
I risultati sono stati clamorosi e hanno confermato che… Che il 2016 è una grande annata per il Barolo, che praticamente tutti i produttori sono riusciti a mettere in bottiglia vini già molto piacevoli ora che sono giovanissimi, che hanno un buon potenziale di evoluzione, che evidenziano le caratteristiche dei villaggi di provenienza delle uve.
Che nel caso dei 4 vini erano Barolo, Barolo confinante con La Morra (Sarmassa), Perno di Monforte d’Alba e, udite udite, Grinzane Cavour. Non ho voluto schierare Barolo dei tre villaggi da cui arrivano gran parte dei Barolo che più amo, ovvero Castiglione Falletto, Serralunga d’Alba e Verduno. Non ho preso in considerazione, perché in cantina non ne avevo, Barolo di La Morra 2016 e quelli che avevo, firmati da un fuoriclasse assoluto come Roberto Voerzio, erano di annate precedenti al 2016.

Ma il risultato, who is the winner? Calma e gesso, lasciamo ai 4 vignaioli il tempo di valutare le loro offerte (ovviamente una parte della tangente più cospicua versata, sul mio conto segreto a Lugano, andrà anche ai miei sodali e complici Mazzoleni e Valsecchi e magari insieme andremo a festeggiare a Lenna dal luxury Agriturismo Ferdy che dopo aver avuto la visita della Ferragni anela l’incontro con un wine influencer come me) e poi potrete sapere quali clamorose sorprese, perché sorprese ci sono state, ve lo assicuro, sono emerse dalla nostra dégustation à l’aveugle.
Visto che stiamo giocando, provate a dire quale sia stato secondo voi l’esito della degustazione, quale il migliore, quale il meno buono, e magari l’ordine di “arrivo” dall’1 al 4… Stay tuned, stateve accuort!

n.b.
non dimenticate di leggere anche il nuovo blog personale www.francoziliani.it e Lemillebolleblog www.lemillebolleblog.it
Due brevi note di presentazione Sono nato a Milano nel 1956 e dal 1966 vivo in provincia di Bergamo. Giornalista pubblicista dal 1981, dal 1984, dopo aver collaborato, scrivendo di libri, cultura, musica classica e di cucina, a quotidiani come La Gazzetta di Parma, Il Giornale, La Gazzetta ticinese e Il Secolo d’Italia, mi occupo di vino. Per diciotto anni, sino all’ottobre 1997, sono stato direttore di una biblioteca civica. Continua a leggere ...

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Ha visto che il suo articolo sul Barolo è stato ripreso da un altro blog senza nemmeno citare il suo nome? Comunque lì si riporta anche di un Barolo a 8,99 €.
mi può gentilmente dire di chi si tratta?
ahaha fregati, suspense ! 😉
Pur con tutte le buoni intenzioni di onorare il vero, attenzione che annunciando il vincitore non si crei un effetto boomerang sulla denominazione. Il percepito dal mercato va comunque protetto dall’oggettivo. Solo una mia cautela, non dubito della professionalitá e dell’accortezza.
se gentilmente mi vuole tradurre in italiano intelleggibile il suo pensiero gliene sarei grato 🙂
In realtà è quello che il “giornalista” Ziliani cerca. In questi giorni si è dedicato molto alle Langhe. Non è un modo elegante per fare giornalismo, ma è figlio dei nostri tempi.
mi scusi emerito imbecille che si firma con un nickname, vuole lei che é un carneade coglione insegnare a me come fare giornalismo? Perché non va simpaticamente a fare in culo?
Però…. complimenti…. raffinatissimo.
La sua risposta è severa ma giusta
Pure io aspetto ansioso, ho attaccato il rimorchio al trattore per andare in Esselunga a caricare ah ah ah. Grazie!
io da Esselunga, se ci sono ancora, andrei a caricare tutte le bottiglie disponibili dell’ottimo Barolo Serralunga 2016 Giovanni Rosso, che sono in vendita sino a fine mese a 19,90. Rapporto prezzo-qualità pazzesco
Secondo me è più notizia il Serralunga di Giovanni Rosso a 19,90. Dalle mie parti, siamo circondati dai Conad, che al massimo mettono il Collepiano di Caprai a 19,90(lo lascio a loro volentieri) Non c’è Esselunga. Forse meglio così. Conoscendomi, gli avrei lasciato la trediscesima, seppur sventrata da mesi di cassa integrazione forzata, per riempirmi casa di bottiglie di Davide Rosso.
Caro Biagio,
Io la penso in maniera contraria. Del mercato me ne frego, e per me l’oggettività viene prima di un gusto mondializzato, abituato a vini concentrati e a tostature da rovere nuovo.
Sulla carta il Sarmassa di Brezza non ha rivali; ma è un maratoneta che non da il meglio di sé alla partenza(troppo giovane); la selezione Arnaldo Rivera (nome glorioso in Langa) la immagino abbastanza soffusa e tenue. Molto floreale. Ranieri quello più impattante, Terra da Vino non ne ho idea.
Eh bravo Ziliani, che ci lascia col fiato sospeso.
Simone dici cose giuste e su altre hai cannato di brutto 🙂
Ci può stare.
Facciamo un gruppo d’acquisto Dio Bono.
a disposizione per darvi gratuitamente, al massimo mi offrite un pranzo in Langa, le dritte
Il 16/12 dopo decenni di lotta contro falce e carrello Esselunga apre per la prima volta a Genova. Ho già preso nota.
un brindisi alla memoria del grandissimo Bernardo Caprotti
Confermo, il Barolo di Rosso una bella bevuta sempre e comunque. A quasi metà del prezzo ancora meglio!
Raineri di Perno n 1 quello da 9.90 al secondo posto Sto giocando…
dico solo che il mio giudizio su quel vino é totalmente diverso da quello dei due amici sommelier che hanno degustato con me… Il resto, tra qualche ora, forse… 🙂
Classifica
1) Brezza con distacco
2)Raineri
3) Zanone
4) Rivera
non ci siamo proprio Lino…
Attendo con ansia la classifica!
Giochiamo un po’ :
1-Zanone
2-Raineri
3-Rivera
4-Brezza
ha canato di brutto 🙂
Rivera
Brezza
Rainone
Zanone
Ma chi indovina vince uno Zanone? 😅🤣
fuochino fuochetto 🙂
Secondo me, il Marchese di Ripatransone vince a mani basse: il dottor Ziliani evita di dircelo fino alla fine della promo Lasailunga, così rimaniamo tutti a becco asciutto!
non sono dottore, solo paramedico, qualcuno dice paraculo 🙂
Complimenti per il Rivera, ottimo, qualita e prezzo
Spero che lei li abbia degustati prima della debacle della seconda squadra di Milano, perché altresì al palato risultavano un po’ amari.
ho visto un po’ di partita e ho ovviamente tifato Shaktar. Ora che siamo fuori dalla Coppa spero che i cinesi mandino fuori dalle balle quel gobbo che sta in panchina
Ormai è tardi. Ad agosto dovevano buttarlo fuori.
da dove?
Come vedi Franco, qui da me la concorrenza impazza
Signor Franco Buonasera,
ho copiato anch’io il suo confronto…..
e ho confrontato il “Barolo” Conte di Zanone, acquistato all’Esselunga, con
un Costa di Rose dei Marchesi di Barolo
e con un Barolo dei F. lli Alessandria,
Le dico solo, da semi professionista,
che ci vuole un bel coraggio chiamare Barolo……. il mediocre nebbiolo contenuto nella bottiglia Conte di Zanone…….
ecco xchè l’ho messo tra virgolette.
Buona serata.
il suo commento mi piace ma per ora non aggiungo altro, leggerà e leggerete, se vorrete, domani
Buonasera Franco, sono veneto e veronese, mi ritengo un buon conoscitore di valpolicella e amarone. Un po’ per curiosità e un po’ per uscire dalla routine, ho voluto testare questo conte di Zenone, sia nel bicchiere e sia in un buon brasato al barolo. Avevo un ricordo di anni fa, di un barbaresco bevuto a Madonna di Como, appena fuori Alba, e speravo anche solo lontanamente di revocarne il ricordo… Mah ahimè delusione! Nonostante la giovinezza credo non possa rappresentare una degna espressione del nome che porta. Meno male che almeno il mio macellaio non mi ha deluso.
Viva il macellaio e viva il vero Barolo. Uno dei 4 lo era proprio pochino e uno era ucciso dalla maledetta barrique ma due erano eccellenti
Si vabbè, il trucchetto di rimandare continuamente l’informazione che interessa al lettore ormai lo usate solo lei e Aranzulla.
calma e gesso… si sieda sul divano e prepari i pop corn…
oddio, col Barolo, per quanto a < 10 euro (l’ho comprato pure io, per curiosità) non è che stiano benissimo