Degustazioni
Barolo da 9,90: sarà meglio o peggio di tre che costano molto di più?
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4 mesi fail

Ecco il quartetto dei Barolo 2016 domani in blind tasting
Ieri l’ho annunciato, abbiamo solo spostato il cimento da oggi a domani: metterò a confronto l’ormai famoso (Esselunga e Terre da Vino dovrebbero pagarmi le royalties per la pubblicità che sto facendo loro…) Barolo 2016 in vendita, si tratta di una speciale promozione natalizia, nel miglior supermercato italiano, quello creato da quel genio che è stato quel grande italiano di Bernardo Caprotti, autore anche di un libro capolavoro, Falce e carrello, le mani sulla spesa degli italiani, alla somma, popolarissima, di 9,90 euro. Che non capisco perché non potessero essere dieci euro netti e non se ne parlava più.

In un wine tasting rigorosamente blind, alla cieca, senza alcun tipo di condizionamento, (proprio come fanno le varie guide, no?) il sottoscritto, con la collaborazione di due baldi giovinotti, uno che potrebbe essere mio figlio visto che viaggia intorno ai 30 anni, l’altro, che se disgraziatamente fosse mio figlio l’avrei già diseredato (di quali beni che non ho non so…), e cacciato di casa, entrambi sommelier di osservanza A.I.S. (la “mia” associazione sommelieristica del cuore, nonostante i suoi attuali, si spera ancora per poco, vertici…), metteremo a confronto il Conte di Zanone 2016, marchio della cantina cooperativa Terre da vino, con altri tre 2016. Che costano decisamente molto di più di quello.
La selezione, di cui mi prendo la responsabilità, è mia. Decisa in base a quello che avevo a disposizione nella mia cave, escludendo, perché mi sarebbe apparso come un voler schierare un carro armato contro soldati armati solo di mitra, Barolo di Serralunga d’Alba, tipo quelli di Ettore Germano o Giovanni Rosso, oppure i fantastici 2016 di Verduno e Barolo di Fabio Alessandria, alias Comm.G.B.Burlotto. O il Barolo del mio cuore ora e sempre, il Monprivato di Giuseppe (Mauro) Mascarello. O quelli di Beppe (Marta e Carlotta) Rinaldi o Maria Teresa (Bartolo) Mascarello.

Ho scelto un Barolo della speciale selezione denominata Arnaldo Rivera, dell’altra grande cantina cooperativa di Langa, Terre del Barolo, un Barolo, il Castello, da vigne in Grinzane Cavour, un Barolo classicissimo, che amo, il Sarmassa di Brezza, vigna che non so mai se collocare in territorio di Barolo o già di La Morra e infine un Barolo Perno, terroir che adoro, un posto unico, magico, regno assoluto dell’eleganza (Mauro Mascarello docet, ma anche Castello di Perno e ) di Gian Matteo Raineri, azienda in Novello. Avessi avuto chez moi anche l’eccellente Ravera di Elvio Cogno avrei potuto inserirlo, come pure un Barolo di Monforte d’Alba, il Ravera di Monforte o il Mosconi dei miei amici Denise e Massimo Benevelli sarebbero stati Barolo perfetti per la bisogna. Come pure quelli, che notoriamente adoro, dei Cavallotto a Castiglione Falletto…

Domani, in un posto segreto, alla presenza di un notaio, il malefico trio, i due sommelier ed il sottoscritto, assaggerà senza conoscere il nome dei 4 Barolo che degusteremo.
Come andrà il tasting? Lo racconterò lunedì qui. Per ora dico solo una cosa. Nel caso improbabile nel mio assaggio, io rispondo solo del mio naso e del mio palato, non di quello dei due compari, risultasse essere il migliore il Barolo da 9,90 euro, mi impegno solennemente a:
non bere più Barolo;
ripudiare lo Champagne e diventare prosecchista;
diventare tifoso della Juventus o peggio ancora del Bbbbbbilan;
iscrivermi ai Cinque Stelle o al PD (misma m….a);
acquistare dieci copie della guida Vini d’Italia del Gambero rosso;
ordinare dodici bottiglie dell’irrinunciabile Rosé metodo classico di Ferragamo.
E infine impegnarmi a bere come ultimo vino della mia vita uno della Spinetta (beh, dopo aver bevuto quello posso solo morire…).
n.b.
non dimenticate di leggere anche il nuovo blog personale www.francoziliani.it e Lemillebolleblog www.lemillebolleblog.it
n.b. bis
domani alzerò il calice per salutare l’arrivo di un nuovo vignaiolo di Langa, Alessandro Giovanni, figlio di Romi e Luca Roagna, arrivato tra noi da due giorni. Felicitazioni!
Due brevi note di presentazione Sono nato a Milano nel 1956 e dal 1966 vivo in provincia di Bergamo. Giornalista pubblicista dal 1981, dal 1984, dopo aver collaborato, scrivendo di libri, cultura, musica classica e di cucina, a quotidiani come La Gazzetta di Parma, Il Giornale, La Gazzetta ticinese e Il Secolo d’Italia, mi occupo di vino. Per diciotto anni, sino all’ottobre 1997, sono stato direttore di una biblioteca civica. Continua a leggere ...

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degustazione!
Sempre che si sappia
Ma secondo me è meglio che ti prepari a diventare juventino a bere prosecco e votare PD….
ho seri dubbi che ciò accadrà, vedrà
Mi scuso in anticipo per la lunghezza, e forse l’ovvietà, del commento.
Sono intimamente convinto che il mondo enologico sia fin troppo asservito al mercato e alle sue leggi. Il prezzo spropositato di certe bottiglie è dettato, secondo me, più da marchio, moda, speculazione, che dall’effettiva qualità del prodotto e fatica necessaria per produrlo. Però un Barolo a 10€… Se fossi un produttore, credo lo troverei ingiurioso. E pericoloso. Il neofita che non conosce la Langa e si fa tentare, che idea potrà farsi del Barolo? Io caddi vittima di questo malinteso con la Valtellina. Ci volle il provvidenziale incontro con AR.PE.PE, Fay e altri, a farmi capire che quello che, da ragazzo, avevo bevuto, nulla aveva a che fare con il Chiavennasca. Non che fossero vini cattivi, ma semplicemente non rappresentavano la Valtellina.
Però anche io sono curioso. Non che mi aspetti grandi sorprese, e apprezzo l’onestà intellettuale di non mettere in campo pezzi da 90, ma quale sarà il verdetto? Se ci dimenticassimo che in etichetta è scritto “Barolo”, avremmo nel calice un vino decente, che vale i 10€, oppure…?
ragionamenti che non fanno una piega i suoi ma rimandiamo ogni considerazione a dopo la disfida che ieri, causa impraticabilità del campo (insomma diluviava e di bagnarmi come un pulcino in bicicletta non avevo voglia), é stata rinviata, probabilmente a domani o martedì al più tardi. Stay tuned!
È giorni che attendo l’esito 😅
degustiamo martedì
Io aspetto eh!
domani, se stanotte non mi prende un coccolone mentre faccio compagnia ad un’amica di Belen, degustiamo e giovedì leggerete 🙂
L’ ho appena preso ma lo aprirò topo il vostro tasting…juventino, prosecchista e PD o 5* è proprio un’anno di menta il 2020…
Vedere un Barolo a quel prezzo è veramente triste. Ma anche con altri grandi vini ci sono questi problemi.
Troppe aziend!!! oggi si trova tutto a tutti i prezzi.
Sono un agente di commercio nel mondo del vino e ne vedo di tutti i colori.
Buonasera Ziliani attendiamo con ansia questa degustazione confronto. Comunque resta il fatto che se questo è Nebbiolo 10€ li vale anche se non vale un Barolo….
Curioso pure io…
A quando l’esito della degustazione? Aspetta forse la fine delle feste di natale o forse dell’offerta Esselunga per testimoniare dott ziliani? Ormai è passata l’acqua sotto il ponte per il verdetto. O le manca la penna?