Degustazioni
Vini toscani in Polonia, una rivelazione!
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2 mesi fail

La nostra inviata speciale a Wrocław, Hanna Ciéslak, ci racconta
Torno con grande piacere a parlare della fortuna del vino italiano in quel Paese meraviglioso, che adoro per tanti motivi, che è la Polonia, grazie ad una simpatica wine lover con cui sono entrato in contatto via Instagram (il suo account è @ksiezniczkanabeczcewina), Hanna Ciéslak che vive a Wrocław, ovvero Breslavia, città che nel 2016 è stata capitale europea della cultura e capitale mondiale del libro, 640 mila abitanti, la quarta città più grande della patria di Chopin e Wojtyla, terzo centro universitario dopo Varsavia e Cracovia.
Hanna, 40 anni, ha partecipato recentemente ad una degustazione di vini toscani organizzata da uno dei principali importatori di vini di qualità in Polonia, Kondrat Wina Wybrane, creata dal celebre attore Marek Kondrat, che importa, guardate qui, una bella selezione di vini italiani. Tra loro Cavallotto, Duca Carlo Guarini, Muri Gries, Bisol, Vignamaggio, Ocone, Garofoli, Cantina di Dolianova, Albino Piona, Silvio Nardi, Cantina Tollo.
A condurre la degustazione il wine writer S’awek Sochaj, redattore di Ferment – la più importante rivista di vino in Polonia, dopo che Magazyn Wino ha chiuso i battenti. Ma ora, dopo aver faticato le sette camicie a tradurre dal polacco (scherzo, lei ha scritto in un ottimo inglese che non ho faticato a rendere in italiano) la parola alla bella Hanna, buona lettura, nazdrowie!
Io non sono un’esperta di vino, io sono solo una di quegli amanti del vino che partecipano a delle degustazioni per provare a diventare un esperto! Ho avuto la possibilità di scegliere tra una degustazione delle migliori zone di vino bianco in Europa o una di vini dalla Toscana, che sono molto amati da molti appassionati di vino. Il vino italiano è stato il mio primo grande amore per la sua facile disponibilità in Polonia ed è stato molto consumato da me in passato. Prosecco e Primitivo soprattutto…). Franco, al quale ho chiesto un consiglio, non ha faticato a convincermi – come si addice a un vero italiano – a partecipare alla degustazione di vini toscani.
Questo incontro si è svolto a Wroclàw, in uno dei migliori ristoranti, il Warsztat Food & Garden.. Attraverso i vini toscani della collezione dell’importatore Kondrat Wina Wybrane ci ha condotto S’awek Sochaj, redattore di Ferment, la più importante rivista di vino in Polonia. E cosa abbiamo bevuto? Quasi solo Sangiovese, Sangiovese e Sangiovese…).

Come aperitivo ci hanno servito lo spumante rosa Altadonna Orarosa Spumante Brut Rosé a base di varietà Sangiovese, arioso, fugace, mela e ribes rosso nel naso, decisamente acido in bocca con il gusto di fragola matura e succosa. Cremoso…

Poi è stata la volta di un Sangiovese con un po’ di Vermentino, il vino bianco Chimera Suley Toscana IGT 2019, un grande esempio di come fare un bianco da un rosso – era bianco quasi come l’acqua… Mela, pera, agrumi, marzapane, aroma leggermente floreale nel naso e era un vino con una struttura magra, acidità croccante, una leggera nota di mandorla, marzapane, mela e pera i sapori al palato.

E la terza bottiglia era un Vermentino, I Veroni Vermentino Toscana IGT 2018, albicocca e miele al naso e fresco, agrumato, vellutato e cremoso in bocca. Corpo medio, alta acidità, delicata mineralità con finale di miele e mandorle.

La quarta bottiglia è stato un esempio di vino Super Tuscan, il Silvio Nardi Turan Sant’Antimo DOC, ed è stato il primo questo tipo di vino nella mia vita… Prima avevo sentito soloparlare di Super Tuscan, quindi per me è stata una grande opportunità per provarlo. Questo si è rivelato piuttosto complesso con aromi di lamponi, more, fragole mature, erbe aromatiche e pepe nel naso e ciliegia, prugna, velluto e consistenza, tannini morbidi e un finale piccante in bocca.
Nella quinta bottiglia, il Chimera Sangiovese Maremma Toscana DOC 2017 – purtroppo si è scoperto che il vino aveva una malattia del sughero. E ‘un peccato che non si possa vedere la “gioia” sul volto di S’awek’s, che ha detto che è sempre felice quando si trova un vino con problemi di tappo durante la degustazione…
È così siamo arrivati a qualcosa per cui la Toscana è più famosa – le celebri 50 sfumature di Chianti… Qual è stata la scelta dell’editor Sochaj?

Abbiamo iniziato con il Chianti Rufina I Veroni I Domi un Chianti Rufina DOCG 2018 – che aveva sapori di ciliegia, e mandorle e un po’ troppo alcol. La bocca mostrava un tannino ben saldo e astringente, un buon equilibrio tra acidità e dolcezza fruttata, prugna e liquore di ciliegia.

Poi siamo passati al Grevepesa Clemente VII Chianti Classico DOCG 2016, che era più morbido rispetto al precedente. Il naso ha mostrato un vino elegante, con un bouquet lento a dispiegarsi in pieno.

Il vino successivo è stato il Vignamaggio Riserva di Monna Lisa Chianti Classico Gran Selezione 2015, un vino ben strutturato e concentrato con un ricco bouquet. I primi aromi su note di pelle e tabacco, un po’ selvatici, che dopo un po’ diventano prugna, marmellata e note balsamiche. Ampio estratto in bocca, tannini saldi, ben bilanciati e succosi con una persistenza lunga.

Poi è arrivato il momento per il Grevepesa Col Silente Vino Nobile di Montepulciano DOCG 2016, colore rubino intenso, con un intenso aroma di ciliegie, ribes, lamponi e pepe nero. Ricco in bocca, un frutto succoso che richiama la ciliegia, pieno e rotondo, elastico con tannini delicati e vellutati.

La ciliegina sulla torta di questa degustazione era un vino famoso, il Brunello di MontalcinoVigneto Manachiara DOCG 2012di Silvio Nardi, un vino complesso ed espressivo che ha fatto una grande impressione su di noi. E’ stato da tutti definito il vino più elegante di questa sera. Colore viola scuro profondo e un bouquet in evoluzione. L’aroma comprende marmellata di prugne, cacao, balsamico, liquirizia, cuoio e tabacco. Al palato si è rivelato essere concentrato, meno tannico, vellutato, di gran corpo e succoso nonostante gli 8 annidi età… Assolutamente stupefacente!
Il nostro eccitante viaggio attraverso la Toscana si è concluso… Ora sto facendoun altro viaggio del vino… sorseggiando Shiraz australiano della Barossa Valley.
Hanna Ciéslak
n.b.
non dimenticate di leggere anche il nuovo blog personale www.francoziliani.it e Lemillebolleblog www.lemillebolleblog.it
Due brevi note di presentazione Sono nato a Milano nel 1956 e dal 1966 vivo in provincia di Bergamo. Giornalista pubblicista dal 1981, dal 1984, dopo aver collaborato, scrivendo di libri, cultura, musica classica e di cucina, a quotidiani come La Gazzetta di Parma, Il Giornale, La Gazzetta ticinese e Il Secolo d’Italia, mi occupo di vino. Per diciotto anni, sino all’ottobre 1997, sono stato direttore di una biblioteca civica. Continua a leggere ...

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