Una delle figure storiche del vino di Valtellina
Ho appreso con dolore la scomparsa di Pietro Nera in un incidente stradale, a poca distanza da quella cantina che era un po’ anche la sua casa e alla quale ha dedicato tanto impegno.
Cosa dire di Nera? Che, posso dirlo, avendolo incontrato più volte negli anni, che era un uomo di grande simpatia e umanità, che aveva un talento da commerciante straordinario dimostrato alla testa della sua azienda, che contava sulla linea più commerciale, disponibile soprattutto nella GDO, che nell’azienda agricola Caven Camunia fondata nel 1982 dai figli Stefano e Simone, che comprendeva una serie di più impegnativi Sforzato e Valtellina superiore, Sassella e Inferno in particolare.
Ecco il comunicato stampa sul triste evento che ho ricevuto dal responsabile stampa Sandro Faccinelli… Riposa in pace caro Pietro…
“Il mondo della viticoltura valtellinese piange la scomparsa di Pietro Nera, decano del settore e titolare, insieme ai figli Angela, Simone e Stefano dell’omonima Casa Vinicola a Chiuro.
Nato nello stesso paese nel 1935, ereditò la conduzione dell’azienda dal padre Guido negli anni ’60, rappresentando così la terza generazione della famiglia a capo dell’attività, iniziata dal nonno Bernardo sul finire del XIX secolo. Personaggio carismatico, ha portato la Cantina ad essere uno dei punti di riferimento nel panorama vitivinicolo della provincia di Sondrio, promuovendo la conoscenza del Nebbiolo delle Alpi all’estero.
Per due mandati sindaco di Chiuro è stato insignito, tra gli altri, del titolo di Grande Ufficiale della Repubblica Italiana, oltre ad avere ricevuto la Gran Medaglia di Cangrande da parte di Veronafiere, premio attribuito agli imprenditori che si sono distinti nel campo vitivinicolo”.
n.b.
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