A Canneto Pavese… “o fanno strano”…
Solo un vecchio barbogio, un irriducibile bastian contrario come me non può arrendersi e accettare l’idea che ormai nel mondo e quindi anche nel mondo del vino vige la regola che sembra ispirarsi ad un esilarante film di Carlo Verdone, Viaggi di nozze . La regola del “o famo strano? ”.
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Le cose logiche non vanno più bene, sono sorpassate, e parafrasando il detto del poeta barocco Giambattista Marino secondo il quale “è del poeta il fin la maraviglia ”, non c’è evento del vino che non intenda “maravigliare”, stupire, sorprendere con prospettive diverse, con accostamenti inusuali e azzardati. Fatti forse, per dirla in francese, pour épater non les bourgeois , come ai tempi del decadentismo baudelairiano, ma semplicemente un pubblico di appassionati, rigorosamente ribattezzati wine lovers , che secondo organizzatori ed eno-pensatori avrebbero necessità di emozioni forti…
A questa logica, se di logica si può ancora parlare, corrisponde l’impostazione data alla serata di degustazione, che si svolgerà nel cuore dell’Oltrepò Pavese, a Canneto Pavese, in programma Sabato 10 febbraio alle ore 21.00 presso la sede del Club del Buttafuoco Storico , vino rosso oltrepadano identitario come pochi, e unico, in occasione dei festeggiamenti per i 22 anni del Club del Buttafuoco Storico.
Cosa sia il Buttafuoco (che è un vino e non va confuso con il geniale giornalista e scrittore catanese Pietrangelo …), è presto detto, un eccellente vino rosso da invecchiamento, espressione dei vitigni Croatina, Barbera, Ughetta e Uva Rara, che prodotto in una determinata zona , assume la qualificazione di storico.
Un vino prodotto in circa 70 mila bottiglie, che diventano oltre 350 mila se si considera l’intera denominazione (che comprende una parte di vino frizzante, circa un 25-3%), provenienti da un’area vitata intorno ai dieci ettari, che ha tutti i caratteri del vino unico e irripetibile, espressione di un territorio ben delimitato, che dovrebbe essere lontano da ogni tentazione di omologazione e di internazionalizzazione .
E che azzecca dunque, anche se nel Club del Buttafuoco storico amano dar vita a gemellaggi con vini di altri territori, organizzare e presentare, come accadrà la sera del 10 febbraio, a Canneto Pavese , una degustazione guidata, dove due annate, la 2012 e la 2013, del vino I Vignaioli del Buttafuoco storico , verranno proposte in accostamento a due Bordeaux 2012 e a due esemplari di una tipologia di vino assolutamente internazionale, che di locale e di toscano ha solo la collocazione delle aziende e dei vigneti, come la Bolgheri Doc ?
Che c’azzecca organizzare un tasting dove si metteranno a confronto vini che in comune hanno una sola cosa, il colore rosso ?
Saint-Estèphe Château de Pez 2012
Margaux Alter Ego Château Palmer 2012
Bolgheri Pretto 2014
Bolgheri Cà Marcanda Gaja
Buttafuoco I Vignaioli 2012 – 2013
A mio modesto parere non ha nessun costrutto, segue un filo logico o la scelta degli ospiti stranieri ha un po’ il ruolo dello specchietto per allodole ?
Ad ogni modo, se vorrete partecipare, prenotazione obbligatoria al numero 339.3012636 info@buttafuocostorico.com fino ad esaurimento posti.
Una domanda mi nasce spontanea. Visto che in Oltrepò Pavese c’è che pensa che per farsi notare occorra davvero “farlo strano” e proporre accostamenti estrosi e ricchi di “fantasia” creativa, cosa dobbiamo aspettarci prossimamente?
Forse degustazioni spettacolo che prevedano gemellaggi creativi come questi?
Pinot nero vinificato in bianco frizzante – Champagne
Sangue di Giuda – Recioto della Valpolicella
Bonarda – Belen Rodriguez
Lo scopriremo solo vivendo…
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