Un Moscato di cinque anni? Oh yes!
Immaginario dialogo. “Hai già preso il caffé, Franco?”.
No, niente caffè, non sono molto italiano nemmeno in questo, posso farne a meno per giorni.
“Stai assaggiando qualche vino allora?”.
Sì, ma più che assaggiando sto bevendo, anzi sto godendomi l’assoluta libidine (quasi erotica) di un paio di bicchieri di Moscato d’Asti .
“Non è un po’ così così l’ultima annata, Franco?”.
Forse, rispondo, ma io non sto bevendo un Moscato d’Asti 2016 , ma mi sto sorseggiando e delibando, preso stamattina da una delle mie due cantine, un Moscato d’Asti , annata 2012 .
Uno dei migliori Moscato d’Asti che io conosca, quello della famiglia Vajra di Vergne di Barolo, da uve provenienti da vigneti in quel posto straordinario per il grande Moscato che è Mango . Non mi riferisco al grande cantante calabrese scomparso prematuramente , ma al borgo, noto come Mangiana Colonia in epoca roman a.
“Un Moscato d’Asti 2012 ? Ma stai scherzando, sei matto? Ti piacciono i vini ormai decrepiti?”.
A parte il fatto che decrepito e un po’ rincoglionito sarà invece chi si lascia andare a giudizi del genere, disinformati e frutto di una pessima comunicazione sull’effettiva grandezza del Moscato d’Asti (l’avessero in mano i francesi , ne avrebbero fatto un mito come il Sauternes …), questo vino, che mi godo, é tutt’altro che stanco o al capolinea.
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E’ vivacissimo sin dal colore, un bel paglierino oro brillante e pieno di riflessi, incantevole nei profumi, giustamente aromatici, ma inebriati da sfumature di miele d’acacia, torrone, mandorla, salvia in quantità, biancospino, nocciola appena tostata, buccia d’arancia e di cedro candito.
E fantasticamente vivo, straripante energia e freschezza, calibrata e temperata dolcezza, una leggera vena salata e una croccante, stuzzicante, ruscellante acidità, al gusto, con una piacevolezza, un’integrità, un’armonia, davvero da grandissimo vino.
Come sa esserlo il Moscato d’Asti – bevuto di recente un lunare ineffabile Moscato d’Asti Vignaioli di Santo Stefano classe 1979 , oh yes, 38 anni, e ho i testimoni, vero Luca Castelletti ? dalla vitalità incontenibile, fresco come una rosa, suadente – quando viene da uve delle migliori vigne e quando viene vinificato da mani e teste sapienti come quelle dei Vajra.
Anche questo e soprattutto questo è il Moscato d’Asti , una meraviglia, pimpante e godibile anche con quasi cinque anni di età…
Attenzione!
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