Degustazioni
Attenti a quei due: a Castelletti e Ziliani il vino piace.. all’antica!
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4 anni fail

Degustazione di vecchie annate in enoteca a Ponte San Pietro (BG)
E’ notorio, lo sanno anche i polli, che continuo, anche se ormai ho elaborato il lutto, a sentire la mancanza di A.I.S. nella mia vita. Anzi, dicendola tutta devo dire che mi sento orfano di A.I.S. Non è questa la sede per rivangare vicende trascorse che alla fine interessano, ammetto che lo facciano, poche persone.
Resta il fatto che, anche solo (ma non è poca cosa) per aver collaborato con A.I.S., direi ai massimi livelli, visto che andavo a parlare di Barolo, Barbaresco e Brunello di Montalcino in tutta Italia, e persino a Londra, ed ero responsabile delle news del sito Internet dell’Associazione (incarico preso quando, dati statistici parlando, se lo filavano in pochi e lasciato con numeri quanto a visitatori, pagine viste, ecc. di assoluto rilievo e soddisfazione…) io in A.I.S. mi sono sempre (diciamo quasi sempre) sentito come a casa mia. Realizzando una collaborazione soddisfacente, da ogni punto di vista, per me e se esiste onestà intellettuale, dovrebbe essere considerata tale anche dai grandi capi della più importante Associazione della Sommellerie italiana.
Poi le cose sono andate come andarono ed è inutile rivangare e piangere sul latte versato, anche se con l’attuale Presidente, per il quale non nutro ora alcuna simpatia (cosa spero reciproca) ultimamente sono ripresi dei contatti, telefonici, l’ultimo dei quali ieri sera, nel corso dei quali ci si da rigorosamente del lei e ognuna sembra studiare le mosse (e le parole) dell’altro come in una partita di scacchi.
Amo l’A.I.S., mi manca A.I.S. (e posso dire che accade altrettanto ad un lusinghiero di iscritti, a giudicare almeno dalle richieste di amicizia che mi arrivano da sommelier A.I.S. alle mie pagine Facebok…), e pertanto non potevo che accogliere con gioia la proposta di vederci, di fare qualche cosa insieme , che mi è venuta in gennaio da Luca Castelletti, figlio di quell’Italo che fondò l’Enoteca al Ponte, in quel di Ponte San Pietro, pochi chilometri fuori Bergamo in direzione Lecco-Como, che seppe salire ai vertici della sommellerie internazionale.
Due anni fa, giusto di questi giorni, Luca, che pure faceva parte del Comitato Centrale, ma che dico, del Politburo, scusate, del Consiglio Nazionale (il Gran Consiglio era altra cosa: più seria) decise, destando qualche rumore, di uscire da A.I.S. I motivi, inutile parlarne, sono ben noti, sia a Luca che all’attuale Presidente A.I.S. il “dottor, ingegner, lupo mannaro” Antonello Maietta e al suo “cerchio magico”.
E quando recentemente Luca Castelletti mi ha invitato ad incontrarci e mi ha proposto di fare qualche cosa insieme, nella sua enoteca, la cui cantina conserva tesori e magnificenze di ogni tipo, ho detto immediatamente sì di slancio, considerando questo nostro agire come una sorta di appendice del nostro operare, a diversi livelli, all’interno di A.I.S.
Di vino pare che entrambi ne sappiamo, magari non come certi sommelier fenomeno, autentici mostri sfornati da una deriva A.I.S., quella del sommelierismo spettacolo, formato effetti speciali, con triplo salto carpiato e tanto di supercazzola prematurata con doppio scappellamento a destra, ma siamo convinti che sapremo insieme ben raccontare (anche se in verità parleranno benissimo per conto proprio…) i seguenti vini con i loro annetti ben portati:
Donnas 1986 Caves Cooperatives de Donnas
Nebbiolo riserva 1971 Prunotto
Nebbiolo riserva 1967 Prunotto
Valtellina Superiore riserva 1967 Cantina Cooperativa Villa – Bianzone
Taurasi Castelfranci 1968 Mastroberardino
Vino finale a sorpresa
Che dire? Che noi “vecchietti” saremo non di primo pelo, ma tutt’altro che da rottamare, i grandi vini piacciono in versione “vin de garde”, invecchiati giusto quei 20-30-40, e che comunque vada, sarà un successo nonostante per la serata sia stata scelta la data, da sgabola, di venerdì 17. E mi sa che a qualcuno quella sera, non lì presente con noi presso l’Enoteca al Ponte di Ponte San Pietro, dove si svolgerà la serata, ma altrove, fischieranno le orecchie… Privandola di ogni connotazione politica, io non sono proprio comunista e nemmeno Luca, voglio dedicare a quei nostri amici questa canzone. Comunque vada, sarà un successo…
Per informazioni e per provare a vedere se ci siano ancora posti disponibili 035 611428
Attenzione!
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Due brevi note di presentazione Sono nato a Milano nel 1956 e dal 1966 vivo in provincia di Bergamo. Giornalista pubblicista dal 1981, dal 1984, dopo aver collaborato, scrivendo di libri, cultura, musica classica e di cucina, a quotidiani come La Gazzetta di Parma, Il Giornale, La Gazzetta ticinese e Il Secolo d’Italia, mi occupo di vino. Per diciotto anni, sino all’ottobre 1997, sono stato direttore di una biblioteca civica. Continua a leggere ...

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