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Un’ottima occasione per apprezzare vini e produttori poco noti
Segnalo una bella iniziativa che si svolgerà venerdì 21 alle 20.30 in quel di Montelupo Albese, piccolo borgo collinare posto al di sopra di Rodello, e che purtroppo mi perderò, accidenti, perché impegnato a barolobrunelleggiare in quel di Barolo e Monforte d’Alba. Per iniziativa di Teresio Brangero, piccolo produttore di vini nella sua Cantina Oriolo di vini come Dolcetto d’Alba, Barbera d’Alba, Nebbiolo d’Alba, Langhe Favorita, ecc., in collaborazione con altri piccoli produttori del paese la pro loco ed il Museo dei cavatappi di Barolo è stata organizzata una serata di degustazione presso il rinomato ristorante Cà del lupo di Montelupo in cui verranno presentati con l’aiuto di un esperto sommelier sei vini del territorio abbinati a altrettanti piatti tipici locali.
Si parlerà di vino, di vite e dell’importanza che questa coltura ha nella Langa oggi patrimonio dell’Unesco.
Questo il menu ed i vini in abbinamento: Rosè dell’az.Giachino Claudio con insalatina di faraona al balsamico Langhe favorita 2013 dell’az.Cantina Oriolo di Brangero G.Teresio e Diego abbinata alla carne cruda di fassone Dolcetto Alba 2013 dell’Az.Destefanis Marco abbinato a polentina al forno con salsiccia Barbera Alba 2013 dell’az.Sobrero Giorgio abbinata ai tajarin alla piemontese Nebbiolo Alba 2013 dell’Az.Marello Raffaella con coniglio cotto al forno a legna Moscato Asti docg dell’az.Soria Matteo abbinato alla torta di nocciole con zabaglione. Sarà presente il titolare del museo dei cavatappi di Barolo che parlerà di cavatappi e della loro storia.
Per informazioni e per partecipare: Teresio Brangero cell.347 4687986 – 0173 617259. E se io scappassi dall’ufficialità della cena di gala di Barolobrunello per godermi una serata rilassante e conoscere vini e produttori che non conosco? _____________________________________________________________________
Due brevi note di presentazione Sono nato a Milano nel 1956 e dal 1966 vivo in provincia di Bergamo.
Giornalista pubblicista dal 1981, dal 1984, dopo aver collaborato, scrivendo di libri, cultura,
musica classica e di cucina, a quotidiani come La Gazzetta di Parma, Il Giornale, La Gazzetta ticinese e Il Secolo d’Italia, mi occupo di vino. Per diciotto anni, sino all’ottobre 1997, sono stato direttore di una biblioteca civica. Continua a leggere ...
[…] L’avevo scritto che anche se mi trovavo immerso nel pieno di quel singolare confronto, più che incontro-scontro, tra Barolo e Brunello, che si è svolto con clamoroso, travolgente successo a Barolo, ma che dico, in quel luogo sacro che è il Castello di Barolo, avevo la forte tentazione, tra le tante tentazioni che ho provato (vado a trovare A oppure vado da B, vado in pellegrinaggio al vigneto X o quello Y? Ci sono andato a quello del mio cuore, il Monprivato) di sottrarmi alle cena di gala dell’evento barolobrunellesco e di recarmi in Alta Langa, nelle terre più note per le nocciole (e che nocciole, mica quelle turche!) che per il vino. […]
[…] L’avevo scritto che anche se mi trovavo immerso nel pieno di quel singolare confronto, più che incontro-scontro, tra Barolo e Brunello, che si è svolto con clamoroso, travolgente successo a Barolo, ma che dico, in quel luogo sacro che è il Castello di Barolo, avevo la forte tentazione, tra le tante tentazioni che ho provato (vado a trovare A oppure vado da B, vado in pellegrinaggio al vigneto X o quello Y? Ci sono andato a quello del mio cuore, il Monprivato) di sottrarmi alle cena di gala dell’evento barolobrunellesco e di recarmi in Alta Langa, nelle terre più note per le nocciole (e che nocciole, mica quelle turche!) che per il vino. […]