Appuntamenti
Ritorno in Puglia per Radici del Sud Dal 7 all’11 giugno a Borgo Egnazia
Pubblicato
9 anni fail

Per il quinto anno consecutivo farò ritorno da oggi, per restarci quasi una settimana, nell’amata terra di Puglia per partecipare alla seconda edizione di Radici del Sud, che dal 2011 ha proseguito e ampliato il discorso avviato con Radici.
La formula resta sempre la stessa, un grande evento (che ha avuto naturalmente delle imitazioni, con mezzi economici e sostegni maggiori, ma con idee e applicazioni meno brillanti…) dedicato ai vitigni autoctoni, vitigni che sanciscono un’identità vitivinicola, del Sud.
Di quella terra di Puglia che resta il centro, il fulcro della manifestazione, con 70 aziende partecipanti su un totale di 134, ma anche di quelle altre straordinarie terre da vino, Basilicata, Calabria, Campania e Sicilia, che dallo scorso anno hanno ampliato il raggio d’azione di questo festival dei vini che portano fortemente impresso il segno della loro provenienza e reputano un elemento fondamentale affermare la propria identità territoriale, un legame fortissimo tra vitigni non ubiquitari, ma legati a singole zone, ed i loro terroir.
Squadra che vince non si cambia e quindi rimarranno inalterati la sede dove si svolgerà, dal 7 all’11 giugno, la manifestazione, ovvero lo splendido Resort Borgo Egnazia di Savelletri di Fasano, dove dapprima, nelle giornate del 7 e dell’8, si svolgeranno gli incontri B to B, ovvero business to business, tra un folto gruppo di aziende partecipanti ed i wine writer, buyers e importatori esteri, anche quest’anno esperti qualificati, provenienti da Stati Uniti, Australia, Regno Unito, Polonia, Spagna, Germania, Danimarca, Svizzera, Italia, che potranno dialogare direttamente con i produttori e conoscere la filosofia, la storia, l’impostazione e lo stile di lavoro delle aziende.
E poi dal 9 all’11 sarà la volta delle degustazioni, con una tornata al mattino e una al pomeriggio, che vedranno le due giurie, quella internazionale, e quella italiana, formata, con altrettanta competenza, da ristoratori, sommelier, enotecari, blogger, collaboratori di guide dei vini, degustare e valutare con professionalità, in modo rigorosamente anonimo, con blind tasting, gli oltre 250 vini presenti, suddivisi per categorie relative ai vitigni di origine (Negroamaro, Primitivo, Aglianico, Nerello Mascalese, Magliocco, Fiano di Avellino, Falanghina, Uva di Troia) e alle tipologie (rosati e bianchi). Dalle ore 18 di lunedì 11 giugno cercheremo di tirare le somme di questi giorni di full immersion nella realtà produttiva dei vini del Sud attraverso una tavola rotonda dove un gruppo di ospiti stranieri saranno chiamati a dire la loro sui vini degustati, le tendenze emerse, le possibilità commerciali sui diversi mercati esteri.
Il tutto coordinato dal deus ex machina di Radici del Sud, il suo ideatore e organizzatore, Nicola Campanile, con la consueta passione e l’entusiasmo che lo hanno fatto diventare un punto di riferimento, una garanzia di serietà, per tanti produttori di Puglia e delle altre regioni meridionali che accettano di partecipare alla manifestazione e non hanno problemi a far confrontare i loro vini con quelli proposti da tutte le altre aziende. In uno spirito di sano confronto, di crescita, di volontà di offrire ai vini meridionali tutte le possibilità per farsi conoscere e apprezzare.
Nel corso della manifestazione, impegni permettendo, sarà mia cura fornire notizie su quanto emergerà, dando la voce ai protagonisti, mettendo in evidenza le novità più interessanti, segnalando ai lettori di Vino al vino quanto di più interessante e vivo la manifestazione metterà in mostra. E sarà come sempre un piacere, per me che amo questa regione e che ai vini del Sud da vitigni autoctoni ho dedicato sempre una particolare attenzione, tornare a respirare aria di Puglia e ritrovare tutta la magia e l’incanto di questa magnifica terra da vino…
Due brevi note di presentazione Sono nato a Milano nel 1956 e dal 1966 vivo in provincia di Bergamo. Giornalista pubblicista dal 1981, dal 1984, dopo aver collaborato, scrivendo di libri, cultura, musica classica e di cucina, a quotidiani come La Gazzetta di Parma, Il Giornale, La Gazzetta ticinese e Il Secolo d’Italia, mi occupo di vino. Per diciotto anni, sino all’ottobre 1997, sono stato direttore di una biblioteca civica. Continua a leggere ...

Ti potrebbe piacere
Seguimi su Facebook
SPAZIO PROMOZIONALE
I SUGGERIMENTI DI VINOCLIC

Gli italiani adorano la Bresaola ma ignorano che é fatta con carne di zebù brasiliano…

Svelato il segreto (di Pulcinella) del produttore del Barolo 2015 da 9,90 euro

Presidente Ascheri, ci può dire chi è il fenomeno che svende Barolo a 9,90 euro?

Oggi, 13 luglio, ho ricevuto una grande lezione di vita

Altro che Maroni e Gardini, la vera immaginifica del vino è l’Italian wine girl!

Barolo da 9,90: sarà meglio o peggio di tre che costano molto di più?

Montepulciano d’Abruzzo 2019 Bossanova

Barbera d’Asti La Solista 2018 Caudrina

Il mondo della Langa è in lutto: è morto Olivio Cavallotto

Lettera aperta a direttore e presidente del Consorzio Barolo Barbaresco

Riflessioni a proposito di un diffamatore matricolato

Barbera: i grandi vini c’erano anche prima del Bricco dell’Uccellone
LEGGI IL MIO BLOG PERSONALE!

Tendenza
- In taberna quando sumus...13 anni fa
Gli italiani adorano la Bresaola ma ignorano che é fatta con carne di zebù brasiliano…
- Enoriflessioni2 mesi fa
Svelato il segreto (di Pulcinella) del produttore del Barolo 2015 da 9,90 euro
- Editoriali2 mesi fa
Presidente Ascheri, ci può dire chi è il fenomeno che svende Barolo a 9,90 euro?
- Editoriali6 mesi fa
Oggi, 13 luglio, ho ricevuto una grande lezione di vita
- Personaggi del vino2 settimane fa
Altro che Maroni e Gardini, la vera immaginifica del vino è l’Italian wine girl!
- Degustazioni1 mese fa
Barolo da 9,90: sarà meglio o peggio di tre che costano molto di più?
- Enoriflessioni5 anni fa
Quale il prezzo giusto per il Barolo?
- Indignazioni2 mesi fa
Stelle Michelin in Langa. Clamoroso: premiato un ristorante chiuso