Indiscrezioni
Clamoroso a Wine News! La scoperta dell’acqua calda come prossima mission del sito
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10 anni fail

Scoop. Grazie ai nostri potenti mezzi e a qualche abile infiltrazione siamo in grado di rivelarvi quale sarà il nuovo logo, il segno grafico che campeggerà prossimamente, trovando faticosamente spazio tra le decine di banner pubblicitari di aziende vinicole, istituzioni varie e consorzi, sulla home page di Wine News, sito Internet con redazione in quel di Montalcino.
Lo riproduciamo qui in anteprima, complimentandoci per la felice scelta che simbolizza meglio di qualsiasi altro commento il novello stile redazionale della testata.
Insieme al nuovo logo di Wine News i nostri 007 sono venuti in possesso anche di un articolo, di prossima pubblicazione, che annuncerà in maniera che più programmatica non si potrebbe la svolta decisa dagli (s)regolati redattori del sito, una svolta che potremmo sintetizzare con lo slogan “alla scoperta dell’acqua calda”.
Ecco il testo che vi proponiamo in anteprima.
Titolo: “La nuova tendenza del gusto nel mondo del vino? Meno “muscoli” e più freschezza nel bicchiere”.
Testo: “C’è qualcosa che si muove nel mondo del vino. I gusti stanno cambiando, con un’evoluzione che guarda ad un “novum” che “novum” non è, dato che torna a privilegiare stili e vini che già esistono, retaggio di una classicità enologica capace di non abbassarsi a mode passeggere.
Se oggi il grande pubblico è orientato su vini “figli” degli orientamenti stilistici impostati negli anni ’80 e ’90, dalle caratteristiche “muscolari”, tutto frutto e dolcezza, fortemente maturati, morbidi e – a volte – un po’ “omologati”, il futuro sembra riservare delle precise novità.
La tendenza viene, neanche a dirlo, dalla Francia, dove si assiste da anni ad una riduzione dei vigneti a bacca rossa (salvo il Pinot Nero), in favore di vitigni bianchi e di un compattamento attorno a cinque varietà rosse e a tre varietà a bacca bianca, secondo i dati dell’Ufficio Nazionale Interprofessionale della frutta, dei legumi, del vino e dell’ortofrutta (Viniflhor).
Perché? Perché sta tramontando – almeno per la cerchia degli intenditori e degli addetti ai lavori – il concetto del nettare “da meditazione” ed a sé stante, sta crescendo invece l’interesse del vino come elemento/alimento da legare imprescindibilmente con il cibo, con un piatto specifico.
Ecco che, allora, assume significato l’esaltazione (nella giusta misura) dei tannini, del grado di acidità, della freschezza e della bevibilità. Vini meno alcolici, che esaltino il gusto del cibo anziché coprirlo e che, allo stesso tempo, abbiano ognuno una propria “espressività”, caratteristiche tipiche di gusto che li distinguano nettamente l’uno dall’altro.
Ma il “grande pubblico” come reagisce a questa tendenza? Per adesso sembra ancora legato agli standard di vini più facili – se vogliamo – da capire, esenti da asperità gustative, ma già negli Usa le cose, pare, stanno cambiando, con una richiesta maggiore di vini dal gusto un po’ più “ostico”, ma caratteristico: vini ancora in minoranza, per così dire, ma che battono una strada diversa. Una strada che non va persa di vista”.
Incredibile, chi l’avrebbe mai detto?
Proprio mentre stavo disponendo l’editing di questa succosa “anticipazione” (leggono forse nella palla di vetro a Wine News?) apprendo, con mia clamorosa sorpresa, che la “notizia” che annuncia questa clamorosa “svolta”, questa autentica rivoluzione copernicana nei gusti dei consumatori (colta con grande sensibilità e capacità di cogliere in largo anticipo i tempi che cambiano dai responsabili della testata) in realtà sarebbe già stata pubblicata qui, venerdì 25 febbraio, nella sezione “Primo Piano” de La Prima di Wine News, agenzia quotidiana di notizie realizzate dall’équipe del sito.
Oh perbacco, non vorrete mica dire che scoprire l’acqua calda non sarà la prossima mission, ma è già la prassi del modo di fare informazione di Wine News?
Due brevi note di presentazione Sono nato a Milano nel 1956 e dal 1966 vivo in provincia di Bergamo. Giornalista pubblicista dal 1981, dal 1984, dopo aver collaborato, scrivendo di libri, cultura, musica classica e di cucina, a quotidiani come La Gazzetta di Parma, Il Giornale, La Gazzetta ticinese e Il Secolo d’Italia, mi occupo di vino. Per diciotto anni, sino all’ottobre 1997, sono stato direttore di una biblioteca civica. Continua a leggere ...

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Ciao Franco…
leggendo questo post.. mi sembra di leggere il riassunto di un recente libro di Nossiter.. sul mondo del vino.
Lo avranno letto anche a winenews??
saluti
Andrea
Ma non è da qualche anno che nel mondo degli addetti ai lavori ci si è resi conto che è finito il tempo dei “vini da spalmare”?
(Chiedo, perché non frequentando quel mondo, ma apprezzando alcuni vini, mi sono sempre posta anche un’altra domanda che riguarda i vini menzionati nel pezzullo che riporti come “da Meditazione”.)
Invece, sulla percezione di quella che mi pare sia una tendenza in crescita già da tempo, acquisita sui media più attenti (ho un ritaglio di Affari e Finanza di due anni fa!), è uscito qualcosa recentemente che parla delle ‘imitazioni’ di questa tendenza, da parte dei produttori “old style” che avrebbero fiutato l’aria nuova e virato di bordo!
beh, anche Benvenuto Brunello 2011, con la proposta del Brunello 2006, la prima vera annata del “dopo Brunellopoli”, ci ha dimostrato come anche senza aver letto prima le “rivelazioni” del sito ilcinese, svariate aziende di Montalcino abbiano capito, magari obtorto collo, che cambiare necesse est… Il tipo di vino. E magari anche un certo tipo di informazione davvero un po’ “ancien régime”…
O da quando un vino da meditazione viene assimilato ai campioni steroidei che hanno navigato sulla cresta dell’onda negli ultimi anni?
Il vino che accompagna un momento esistenziale di calma, di introspezione, di soddisfazione di sè, un momento in cui si é soli o in scarsa compagnia, e felici di esserlo, é esattamente l’opposto.
Sbaglio?
Io invece voglio continuare a meditare accompagnato da vini adeguati alla bisogna….
Questo ritorno a riscoprire vecchie bandiere quando erano tacciate di antiche e bischere da chi adesso le sventola mi fa rimpiangere i tempi dei cabernelli che erano coerenti con i tempi e chi li faceva.
Tutti sangiovesisti e antichi adesso…… un pochino di coerenza mai ehhhh?????
Mi dispiace Ziliani, ma stavolta temo che l’errore sia suo.
Collocare certi siti, all’interno della categoria “Informazione” è quantomeno inesatto.
Provi ad inserirli nella categoria “Promozione” o “Propaganda” e vedrà che tutto quadra.
non concordo con lei Alessandro: fanno informazione, anche se scoprendo spesso l’acqua calda…
Se facessero informazione non avrebbero tutta quella pubblicità.
Più che un sito, sembra la tuta di Alonso.
fanno informazione Alessandro, con un concetto diverso dal mio, ma nel loro genere sono i numero uno.
Anche le Pagine Gialle fanno un’ottima informazione, ma io personalmente preferisco il Corriere della Sera.
E’ un gran bel sito pubblicitario. Cosa c’è di male a voler fare i soldi con la pubblicità
non c’é proprio nulla di male, ci mancherebbe. Fanno informazione, a modo loro, talvolta ricordandoci che l’acqua é bagnata, la palla rotonda, l’ora di 60 minuti…
Informazione l’ha fatta anche un simpatico avvocato, componente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio del Brunello di Montalcino, intervenendo oggi, e raccontandoci un istruttivo aneddoto, su Intravino.
Be’ è innegabile che l’affollamento di marchi è altissimo, Alessandro Bandini@, ma da qui a chiamarla pubblicità mi pare che corrano anni luce.
No, non sono d’accordo. Una massiccia raccolta pubblicitaria diretta genera la necessità di non scontentare alcuno con la parte editoriale; e da qui, di conseguenza, il carattere molto tranquillo degli articoli proposti, vedi la scoperta dell’umidità dell’acqua e l’affascinante rotondità delle mele. Forse è meglio mettersi in mano ad un concessionario automatico di advertising; passeranno immagini di Totti, pilloline azzurre al sildenafil, qualche bella ragazza slava, ma non ci sarà quel condizionamento che di fatto rende il suddetto periodico assai poco incisivo ed interessante.
Ma infatti, gentile Carlo@, quella lì non è pubblicità è un’altra cosa; tecnicamente la chiamerei sponsorizzazione (con il permesso del fu Lucio Battisti). La pubblicità – con o senza Totti &c. – è un’altra cosa e serve a fare fatturato.
Egregio Ziliani,
io non sono un simpatico Avvocato, non racconto aneddoti, tanto meno che l’acqua è bagnata, fondo ciò che dico sui documenti in mio possesso e Lei non può permettersi di rivolgersi ad un professionista nei termini di cui al Suo intervento; anche in questo caso Lei non cita il mio nome, ma indica degli elementi che mi rendono facilmente identificabile; è la seconda volta che cade in questo errore….. pensa che la mia pazienza sia infinita? Le ho già detto altre volte che sarebbe necessario che argomentasse le Sue offensive affermazioni altrimenti diventano mere diffamazioni. Capisco che Lei da anni sta combattendo una sua battaglia contro Montalcino e un certo tipo di produttori, ma questo non l’autorizza ad assumere atteggiamenti offensivi nei confronti di chi non la pensa come Lei.
Bernardo Losappio
caro Avvocato Losappio, quando ho sbagliato, e ho sbagliato, ho fatto pubblicamente ammenda. E lei lo sa bene.
In questo caso scrivendo testualmente “Informazione l’ha fatta anche un simpatico avvocato, componente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio del Brunello di Montalcino, intervenendo oggi, e raccontandoci un istruttivo aneddoto, su Intravino” io non ho fatto nessuna offensiva affermazione, ho fatto semplicemente riferimento a quello che ieri lei ci ha raccontato su Intravino. Dandoci una vera e propria notizia. Come altri, intervenuti su quel blog, l’hanno definita.
Se poi definendola, come ho fatto e confermo “un simpatico avvocato” (che mi ha anche cordialmente salutato quando ci siamo incontrati a Montalcino durante Benvenuto Brunello, dandomi la mano) lei si offende non posso farci niente.
A me lei rimane cordialmente simpatico, anche se si offende senza motivo e vede “diffamazioni” laddove non esistono proprio. Cordialità vive
A Natale una grossa confezione di Coccolino l’ammorbidente!
Caro Ziliani,
la giri come vuole ma non offenda la mia intelligenza e tanto meno la Sua …… scrivere un simpatico avvocato …….. racconta aneddoti ….. riferendosi all’acqua bagnata e alla palla tonda ……. e soprattutto facendo riferimento ad una precisazione molto seria che ho fatto su un altro blog, dove certamente non ho raccontato storielle …. non mi pare che vada nel senso cui ora Lei vorrebbe far intendere ……. dalle nostre parti questo si chiama “prendere per le mele”. Ora a me sta bene anche farmici prendere per le mele ……. basta che sappia che ho capito e che non sono disposto a scherzare quando parlo di cose serie che Lei vorrebbe far passare per risibili, come possono esserlo gli aneddoti. Se poi vogliamo passare una bella serata insieme a ridere e a scherzare, sono ben lieto di farlo, capirà che non sono così permaloso come vorrebbe far intendere, con l’occasione inviteremo anche la Silvana Biassutti con la sua cioccolata, che è meglio di un ammorbidente. Unica precauzione …… ognuno si beve i vini che porta …….. non vorrei farle assaggiare cose troppo buone !!!!!!
Un saluto
Bernardo Losappio
Caro Losappio, prendo al volo il suo invito e la contatterò la prossima volta che scenderò nuovamente a Montalcino. L’idea della cena che propone mi piace, ma sono disposto non solo a bere i vini che mi porterò, ma a correre il rischio di trovare “cose troppo buone” tra quelle che mi proporrà da assaggiare.
Quanto al “simpatico”, mi permetta: lei sarà anche un ottimo avvocato, non discuto, ma quando lei trova che io scrivendo “simpatico avvocato” e riferendomi a lei io mi dedicassi alla pratica che lei definisce di “prendere per le mele”, allora dimostra un talento e una fantasia da grande scrittore. Dare del simpatico a qualcuno é solo definirlo simpatico, come simpatico io continuo a trovare lei, anche se é fumino e si accende per poco, non certo volerlo, cosa che non pensavo e non penso assolutamente di fare, di prenderlo in giro…
Una sola cosa le concedo: aver definito “aneddoto” la notizia, seria, che lei ha dato ieri su Intravino. Facendo informazione, seria (l’acqua bagnata e la palla tonda non riguardava lei) ad uso e consumo di tutti coloro che, come me, seguono le vicende di Montalcino. Aneddoto non era forse la definizione più calzante.
cordialità
f.z.
Caro Losappio! Grazie per l’invito (ma vorrà mai lo Ziliani Franco accettare il rischio di “passare una bella serata” con la sottoscritta e con Lei?).
Ma grazie soprattutto per aver ‘promosso’ la mia cioccolata al livello del Coccolino (sia pure come ammorbidente), una vera star del proprio settore, mentre il mio prodottino è molto meno conosciuto, seppure con buona (mi dicono) reputazione. E, in privato, se ne capiterà l’occasione e se ne avrà voglia, Le racconterò i perché e i percome.
Quanto ai vini faccio una proposta: champagne per festeggiare l’incontro e per buttare acqua sul fuoco, evitando anche di trasformare i blog in “legal blog”, un nuovo inauspicababile genere.
Anche per questo non la nomino quale “avvocato”, non di certo per togliere alcunché alla Sua persona.
Con vivissima cordialità (e in attesa dell’incontro).
S.B.