Indiscrezioni
Vini Gennaro: ancora contenti di aver scelto Fabrizio Corona come testimonial?

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Minkia…
Non credo che i gusti sessuali del signor Corona siano così interessanti. Altrettando credo che un buon testimonial non si giudichi da chi accompagna le sue notti…
forse non mi sono spiegato. Non sono i gusti sessuali e a chi si accompagni Corona l’argomento del post (a me non può fregare di meno), ma la domanda se l’immagine del testimonial che oggi scaturisce da queste dichiarazioni, tutte da dimostrare, di Lele Mora, corrisponda o meno all’immagine che l’azienda desiderava dare di sé quando aveva scelto come testimonial il super macho palestrato e poli tatuato Corona… Tutto qui…
Non ci credo neanche se mi fanno vedere il video…
e ribadisco: la vera notizia ‘bomba’ su Corona è che conosce perfettamente il latino, per aver frequentato le lezioni private di un gettonatissimo (perché molto bravo) professore milanese, ai tempi del liceo.
Quanto all’essere (molto eventualmente) occasional lover di un maschio, è una ‘non notizia’.
Il vero sballo -oggi- è essere stabilmente coniugato con due figli (legittimi) a carico, senza separazione in vista, senza corna (attive o passive), senza aver mai picchiato la moglie (o averne subito violenza), con un lavoro stabile e tre settimane di vacanza all’anno.
Come ho avuto modo di sottolineare al simpatico Aldo Busi che me la menava con la sua ‘diversità’.
Non sono prevenuto nei confronti dei testimonial (belli, brutti, omo o etero che siano).
Sono prevenuto nei confronti delle aziende che per vendere il vino credono di avere bisogno (o hanno effettivamente bisogno) di un testimonial.
sottoscrivo in toto, Marco
Ti eri spiegato benissimo…
Quanto ai testimonial, a volte funzionano. Per ciò che riguarda il vino – invece – Tavernello (ma è davvero un vino?) a parte, prima ancora dei testimonial è proprio la pubblicità che non c’entra niente.
Vedendo il sito della Vini Gennaro la prima cosa che si trova è il concorso Miss Vini Gennaro, quindi credo (non conosco l’azienda) che voglia puntare molto su pubblicità alternativa e non sul vino prodotto.
Corona era il testimonial già da più di un anno fa e vedendo in giro per il web si trovano altre critiche a Corona, oltre questa, quindi credo proprio che la Vini Gennaro abbia fatto una scelta di un tetimonial tanto controverso della serie “male o bene purchè se ne parli”.
Chi ha prodotti di alto pregio difficilmente fa pubblicità del genere!
E poi scusate, cosa c’entra la Corona con il vino??? Non si parla mica di birra… Ah ah!
Io considero Corona una delle persone più spregevoli, ma dobbiamo ammettere che una piccola azienda, per farsi conoscere, ha azzeccato la mossa di marketing, caro Franco, visto che anche tu ne stai parlando.
Ma l’intervista a Fabrizio Corona (l’ “imprenditore di se stesso) che parte automaticamente appena si apre il sito e i “10 motivi per scegliere i vini Gennaro” sono qualcosa che lascia senza parole… o che ti fa venire in mente parole che non si possono scrivere…
aver scelto un testimonial così, scusate la volgarità, è un bel colpo di culo!
Pensavo che “ricchione” fosse patrimonio esclusivo del dialetto napoletano…
mi sai che hai ragione, ma non sono sicuro di come si dica in si…culo. Vado a fare delle ricerche…
Mi sembra che voi ‘maschietti’ (sì, virgolettato) non perdiate occasione per tirar fuori insane beceraggini (e magari pensate subito a querelarmi perché vi ho detto beceri…).
cara Silvana, personalmente a querelare non penso affatto. Io, altri non so…
Ehi, beceri! Non sara’ mica un vino… rotto?
Caro Franco, il senso di questo post e di quello che vuoi trasmettere lo capisco benissimo e in gran parte lo condivido. A prescindere da che immagine l’azienda voleva dare al prodotto tramite Corona testimonial, la mossa di marketing sembra riuscitissima, dato che grazie a questo post vengo a conoscenza di questa cantina!
Tutto ciò che si basa su immagini molto popolari (popolari nel bene e nel male) ha successo. Non oso immaginare infatti quanto ha dovuto investire quest’azienda per questa pubblicità!
Bé mi sembra di capire, guardando il loro sito, e ascoltando le interviste caricate, che siamo proprio di fronte ad una grande joint-venture …
Uno spettacolo !!!!
Ma ha un senso investire (o spender soldi) per farsi conoscere, a prescindere (da prodotto, contesto, potenzialit clienti, eccetera…)???
(Forse questa è un’osservazione troppo razionale, anzi seriosa, anzi quasi moralistica..)
L’AZIENDA GENNARO HA CERCATO FABRIZIO CORONA COME PERSONAGGIO DISCUSSO SIA IN POSITIVO CHE IN NEGATIVO, ORA PERCHE DOVREBBE ESSERE PENTITA?
contenti voi, contenti tutti… 🙂
lasciando stare il povero corona….gay o no…ma che sappiamo di questa azienda siciliana?!?!?!…boh!tutta questa pubblicità per capire poi che sotto sotto l’azienda è un castello di sabbia,dove si trova?quali vigneti?resterà un mistero!
[…] annuncia che non contenta di averlo già fatto in passato (come avevo raccontato qui e poi ancora qui) è tornata a collaborare con quel personaggi, come definirlo?, che corrisponde al nome di Fabrizio […]
mah… cattivo gusto e marketing becero che vende mediocrità a scapito della qualità, in Italia sono all’ordine del giorno.
Settore vino incluso.
Non vedo perchè ci dovremmo stupire di una lingera in più, dopo aver subito la figaia di un noto e riveritissimo “vate” della grande distribuzione”…
Sicuramente il testimonial non è un sommelier oppure un guro della cucina.. Il testimonial è una persona che non vale una lira.. Uno che non è né carne ne pesce cioè un ibrido. Però la scelta della azienda sta nel far parlare e tutto sommato e stata una mossa azzeccata.. Perché siamo qui a discutere di uno che non capisce un cavolo di vini.
in effetti non é un “guro” come dice lei. Ma la cosa orribile, oltre al cattivo gusto dell’azienda, é che si accetti questa “logica” perversa dove vale tutto pur di fare parlare.
Questa “logica”, che potrebbe portarci a ben altro che avere Corona Fabrizio come testimonial, mi fa orrore e schifo. E per questo, pur essendo consapevole di fare pubblicità ad una cialtronata di cattivo gusto, e di fare il gioco di quei produttori senza gusto, ne ho scritto
Io conosco i produttori.. Il loro vino non è male soprattutto il bianco. Tante volte gli suggerito di cambiare il testimonial ma purtroppo senza esito..
Sappiamo bene che chi commercia vini vuole sobrietà e soprattutto serietà. Come potrei decantare un vino ad un cliente dicendogli questo vino e sponsorizzato da Fabrizio corona sicuramente mi fa cambiare bottiglia non sapendo che è un ottimo vino…
Gliele dica Carmelo queste cose, credo che siano mal consigliati e abbiano un’idea strana del farsi pubblicità