
E’ in corso oggi in Francia una giornata di mobilitazione, che vede protagonisti sia il mondo della produzione del vino, sia della comunicazione, per la libertà d’informazione di tutto quanto attiene allo specifico vinicolo anche sulla Rete, su Internet e contro la decisione della Cour d’Appel di Parigi dello scorso 13 febbraio che individuando un vuoto nella Loi Evin del 1991, legge che limita fortemente il diritto di fare pubblicità alle bevande alcoliche (tra cui il vino), ha proibito la pubblicità del vino su Internet.
Una “Journée d’action” che si sta sviluppando in maniera spettacolare, mediante l’iniziativa dei produttori di vini, dei vignerons, che copriranno in maniera simbolica i cartelli stradali dei comuni (ad esempio Pauillac, Margaux, Morgon, Cheverny, Faugères, Saint-Chinian, Pézenas, Bordeaux, Cognac, Madiran, Jurançoin, ecc) che sono anche nomi di Appellations, e nominando i quali si compie, indirettamente, un’azione di promozione a favore del vino, nonché un indiretto invito a bere.
Inoltre la “Vinoblogosphère” francese ed i blogueurs du vin transalpini, saranno protagonisti di una protesta che si concretizza nella pubblicazione sui loro blog du vin di un articolo di protesta e nel indirizzare mediante un link verso la pagina, clamorosamente nera, del sito Le Vin sur Internet, che simbolizza, già dal nome, la precisa volontà di combattere perché di vino si possa continuare a parlare e scrivere, senza il pericolo di veder scambiare per pubblicità quella che è invece libera informazione, sulla Rete.
Di questa e tante altre iniziative parallele, prese dal mondo dei blogger del vino francesi, come una speciale pagina (vedete qui) dedicata a dare voce alla Journée d’action des blogueurs du vin con gli interventi dei vari blogger del vino francesi ed i link alle loro pagine (vedete qui, qui, qui, qui e ancora qui), parlo più diffusamente in un articolo (leggete qui), pubblicato nello spazio delle news del sito Internet dell’Associazione Italiana Sommeliers.
Ovviamente anche Vino al Vino si schiera dalla parte dei blogueurs du vin chiedendo la libertà d’espressione (senza correre il rischio che articoli favorevoli su un determinato vino o una determinazione Appellation possano essere tacciati di pubblicità) sulla Rete. E’ una battaglia, quella degli amici francesi, che domani potrebbe essere anche la nostra…
p.s. non tutti sono d’accordo nel vedere in pericolo la libertà d’espressione. Leggere, ad esempio, quello che annota questo blogger…