“E se domani
io non potessi rivedere te,
mettiamo il caso
che ti sentissi stanco di me…”
Questa mattina mi sono svegliato con un ritornello nella testa, una celebre bellissima canzone di Mina del 1964, che diceva e dice: “ E se domani io non potessi rivedere te, mettiamo il caso che ti sentissi stanco di me…”.
Mi è tornata in mente provenendo da chissà quale remoto meandro della mia memoria e continua insistentemente a riproporsi, come se domani, a Montalcino, potesse accadere qualcosa di importante…
Ma cosa diavolo potrebbe accadere mai domani, in un tranquillo, si fa per dire, sabato di inizio giugno, a Montalcino, quali decisioni clamorose potrebbero essere prese e quali sostanziali novità potrebbero maturare?
Credo che qualcuno, un gruppo ristretto di persone, con compiti di responsabilità, lo sappia benissimo…
C’è solo da chiedersi se non sia troppo tardi o intempestivo, considerando che solo due giorni dopo, lunedì 9, una delegazione del Dipartimento del Tesoro statunitense sarà a Montalcino e che come ha dichiarato il ministro delle Politiche Agricole Zaia ”lunedì prossimo verrà da noi una delegazione Usa e presenteremo loro un piano riservato su come garantire i controlli, nel rispetto dell’autonomia dei produttori”, e se la decisione che potrebbe essere presa sia quella giusta, e le scelte fatte quelle adeguate…
In questa fase, non mi stancherò mai di ripeterlo, Montalcino ed il Brunello hanno bisogno di decisioni calibrate, di assunzioni di responsabilità precise, di chiarezza, di figure di riferimento al di sopra di ogni sospetto e dotate di autorevolezza e riconosciuto prestigio.
Di questa solare evidenza bisogna che si ricordino tutti…
“E se domani
e sottolineo “se”
all’improvviso perdessi te
avrei perduto il mondo intero non solo te…”